«Sono stata contattata dalla redazione del programma perché avevano notato alcune mie allieve dai video che pubblico su Facebook». Inizia così l'avventura di Lidia Patti in televisione, nella trasmissione di Rai 1 Prodigi - La musica è vita. Le ragazze hanno partecipato alle selezioni svoltesi a Giarre, ma alla fine è stata la loro insegnante a volare fra i cento elementi della giuria di qualità che il più talentuoso artista tra gli 11 ed i 16 anni. Tre gli adolescenti in gara per ciascuna categoria: danza, canto e musica. Verrà designato il migliore in assoluto tra i vincitori delle singole categorie, scelti dalla giuria tecnica dei famosi con Pippo Baudo, il maestro Beppe Vessicchio, Serena Autieri e Daniel Ezralow. In palio una borsa di studio.
«È stata un'esperienza straordinaria, molto emozionante – continua Patti - e anche se sono abituata a vedere performance di danza di alta qualità, sono rimasta comunque stupita da ciò che, artisticamente, vedo di meno, come ragazzini prodigiosi nel suonare gli strumenti, capaci di essere un tutt'uno con essi nonostante l'età». Strumenti a parte, ad ogni modo, la maestra Patti nella danza non si fa mancare niente. Nel 2018 le sue giovani allieve hanno raggiunto importanti risultati ai campionati italiani di Tip-Tap, ottenendo il primo posto nella categoria 8-11 anni, il terzo, il quinto ed il sesto nelle categorie tra i 16 ed i 34 anni. «Si tratta di una disciplina esplosa in tutto il mondo - spiega - anche se ancora in Italia e nel Mezzogiorno siamo indietro». Le allieve sono tuttora in partenza per i campionati del mondo di fine novembre a Riesa, in Germania.
L'imperativo categorico, alla scuola Lidia Patti, resta la «Formazione adeguata e selettiva - aggiunge ancora la maestra - perché lo spettacolo è un mondo di enorme speculazione economica, mentre lavorando per pochi ho sperimentato un grande avanzamento tecnico delle mie allieve» . Parte del merito va anche «Agli stages organizzati con i grandi maestri di formazione russa - conclude Patti - in particolare Fethon Miozzi, docente all'Accademia Veganova di San Pietroburgo ed unico italiano ammesso al Teatro Mariinskij».