Palermo, gli Ex Pip dichiarano lo stato d’agitazione Restano ancora i dubbi sul passaggio alla Resais

Quattro giorni di stato d’agitazione per chiedere certezze sul loro futuro occupazionale. Scendono in piazza gli ex Pip del bacino Emergenza Palermo nel capoluogo, da questa mattina fino a venerdì, per chiedere garanzie sul percorso di stabilizzazione nella società partecipata Resais.

La vicenda è nota: con l’ultima finanziaria regionale, è stato definito il percorso di stabilizzazione dei circa 3200 lavoratori, i quali a loro volta entro 60 giorni dall’entrata in vigore della norma, avrebbero dovuto optare per transitare in Resais o rimanere nello status di sussidiati. Un termine che è stato più volte prorogato, a causa dell’impugnativa da parte del Consiglio dei Ministri, rispetto alla quale la Regione si è opposta alla Corte Costituzionale. Così, in attesa del pronunciamento della Corte, i lavoratori restano di fatto in un limbo.

«La settimana scorsa – dicono in una nota che annuncia lo stato di agitazione – l’assessorato al Lavoro ha pubblicato una circolare in cui veniva indicato il 26 novembre come data ultima per scegliere se restare nella condizione di sussidiati, data successivamente posticipata al 20 dicembre. Entro il mese di luglio Resais avrebbe dovuto avere l’elenco dei lavoratori da dover assumere, ad oggi nulla di tutto ciò è avvenuto».

Senza contare il pasticciaccio con l’Inps, che ha interrotto la collaborazione con l’amministrazione regionale per l’erogazione dei sussidi agli ex Pip, con la conseguenza che dall’assessorato hanno chiesto a tutti gli enti utilizzatori del personale di comunicare i dati sensibili, compreso l’Iban, per procedere ai pagamenti. Il risultato è che ancora oggi alcuni lavoratori non hanno percepito il sussidio di ottobre. «A causa anche del fatto – interviene la dirigente dell’assessorato, Francesca Garoffolo – che il nostro sistema non consente l’erogazione dei sussidi su conti correnti postali. Per cui abbiamo invitato i titolari di quei conti ad aprire un nuovo titolo presso un istituto bancario».

Ma oltre ai disservizi, ecco l’incognita di novembre e dicembre: i soldi non bastano per pagare tutti fino alla fine dell’anno, dall’assessorato hanno chiesto di intervenire sull’assestamento di bilancio liberando 5,8 milioni di euro. Ma l’assestamento non è ancora stato approvato e novembre è ormai agli sgoccioli. Così arriva lo stato di agitazione. Si comincerà questa mattina, con un corteo da piazza Politeama fino a piazza del Parlamento. Mercoledì 28 novembre, dalle 9 alle 15 un sit-in ancora una volta nel piazzale dell’Ars, il 29 novembre, dalle ore 9, un nuovo corteo dall’assessorato al Bilancio (via Notarbartolo) fino alla Prefettura (via Cavour), venerdì 30 novembre l’ultimo sit-in Assemblea Regionale, dalle 9 alle 20.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]