Paternò, cittadini senza acqua dopo furto cavi elettrici Ama: «Una vera razzia, al lavoro per mitigare disagi»

Il furto di cavi di energia elettrica e il danneggiamento del quadro centralizzato della notte ha provocato il mancato funzionamento dei pozzi Raffo 1 e Raffo 2, che si trovano nella contrada del territorio di Paternò da cui prendono il nome. Migliaia i cittadini paternesi rimasti senza acqua con i rubinetti a secco nelle abitazioni e negli uffici della zona sud-est della città.

Stando a una prima analisi, l’operatività di entrambi i pozzi dovrebbe avvenire entro i prossimi tre o quattro giorni. Già da questa mattina, scoperto il furto, i tecnici dell’Ama – azienda municipalizzata che gestisce il servizio idrico in città – sono al lavoro per ripristinare il tutto. Le zone interessate dal disservizio sono Scala Vecchia, via Balatelle, via Sardegna, via Fiume e tutte le altre strade nei dintorni. 

«La scoperta l’hanno fatto i nostri tecnici nelle prime ore di questa mattina – spiega a Meridionews Andrea Lo Faro, presidente dell’Ama – durante un controllo per verificare la funzionalità dei vari pozzi che approvvigionano il paese». Difficile ancora stabilire a quanto ammontano i danni anche se, secondo una prima stima si parla di circa 10mila euro

«Hanno razziato di tutto –  continua Lo Faro – portando via i cavi elettrici, anche quelli interrati, e il quadro centralizzato che regola il funzionamento delle pompe. Tutto distrutto. Per evitare forti disagi agli utenti, stiamo lavorando per aumentare la portata di acqua dagli altri pozzi». L’obiettivo dei tecnici dell’Ama è quello di ripristinare nella tarda serata di stasera o al massimo nella mattinata di domani uno dei pozzi che non avrebbe subito grossi danni.

Raffo 1 e Raffo 2 sono due pozzi di proprietà dell’Ama collocati in un fondo agricolo privato. I ladri, alla ricerca di rame, dopo aver scavalcato la recinzione, hanno portato via i cavi che si trovano nell’area perimetrale del terreno e, fatto un buco nel portone d’ingresso dell’edificio dove si trovano la centralina, hanno razziato i cavi collegati dal quadro centralizzato e dai trasformatori (le cabine che trasformano l’energia di media tensione in bassa tensione) e che vanno verso l’esterno. La denuncia è già stata presentata ai carabinieri di Paternò.


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