Calcio, violenza durante Aci Bonaccorsi-Nisiana Partita sospesa, picchiati sei giovani calciatori

Aci Bonaccorsi-Nisiana, in programma sabato 1 dicembreera una partita di cartello nel girone E di prima categoria: i padroni di casa, terzi in classifica a quota 16, andavano infatti a incrociare la squadra catanese, seconda forza del campionato con tre lunghezze di vantaggio. Alla fine del primo tempo, con i locali avanti 2-0, si è scatenato però un pauroso parapiglia che ha portato alla sospensione del match. Gli animi di alcuni calciatori della Nisiana si sono surriscaldati dopo che l’arbitro ha espulso uno di loro. Da lì sono volate parole grosse e i primi spintoni, fin quando la situazione non è definitivamente degenerata. Nel video diffuso dalla società di casa, infatti, si vede un gruppo di giocatori ospiti scagliarsi contro gli atleti dell’Aci Bonaccorsi, colpendoli con calci, pugni e schiaffi. Dalla tribuna coperta poi, fanno irruzione delle persone che danno manforte agli aggressori.

Scene che poco hanno a che fare con un evento sportivo, commentate per MeridioNews da Carlo Nastasi, storico dirigente dell’Aci Bonaccorsi. La volontà di Nastasi, in primis, è quella di non fare di tutta l’erba un fascio. «I primi ad essere presi in contropiede per quello che è successo – ha detto l’intervistato – sono stati proprio i dirigenti della Nisiana che erano letteralmente esterrefatti per quello cui avevano assistito. Anche alcuni compagni di squadra hanno provato a frenare i violenti, senza però riuscirci». Sono in tutto sei i giocatori della squadra di casa a essere stati aggrediti: uno di loro ha dovuto addirittura essere ricoverato in ospedale. «L’incontro era stato duro ma corretto – ricorda Nastasi – fin quando gli animi si sono surriscaldati: dalla tribuna alcune persone hanno scavalcato la rete, dando manforte nel pestaggio dei nostri calciatori».

«La nostra tribuna centrale è ufficialmente inagibile, a causa di lavori che vanno avanti ormai da un anno. Giochiamo a porte chiuse – ricorda Nastasi – , ma il nostro stadio presenta varie possibilità di accesso tramite scavalco. Quando si sono scatenate le violenze ho subito chiamato il comandante dei carabinieri di Viagrande: paradossalmente – ribadisce il dirigente con molta amarezza – rischiamo una denuncia alla procura per non essere stati in grado di mantenere l’ordine tenendo il campo chiuso». In merito alle sanzioni del giudice sportivo, Nastasi si attende un 3-0 a tavolino a favore della sua squadra. «Ci sentiamo defraudati e dispiaciuti. Aci Bonaccorsi è un paese estremamente tranquillo, ci teniamo a che i ragazzi siano sempre calmi e sereni. Non abbiamo tradizioni di violenze: il nostro poco pubblico – puntualizza l’intervistato – è fatto principalmente dai familiari dei giocatori».

In attesa di comprendere quali saranno le decisioni della giustizia sportiva, resta la paura. «Alcuni ragazzi non se la sentono di continuare a giocare. I nostri sono calciatori che fanno campionati dilettantistici da anni, non li reputo impressionabili. Questi tipi di aggressione, però – ripete con dispiacere Nastasi – non c’entrano nulla con lo sport». La speranza, per il futuro, oltre al non ripetersi di questi episodi incresciosi, è legata alla riapertura della tribuna. «La Lega ha richiesto dei lavori di adeguamento, alcuni riguardanti la tettoia. Il Comune ne è a conoscenza e ci è vicino – ricorda il dirigente della squadra gialloverde – speriamo che si possa presto provvedere alla sistemazione di un impianto tra i più belli e funzionali che ci sono nella nostra provincia». 


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