Mafia, confisca da sei milioni al cugino di Mazzei Senza alcun reddito, ma pagava case in contanti

Sei milioni di euro. È il patrimonio confiscato a Nunzio Fabio Tenerelli (classe 1985), arrestato nel settembre 2015 nell’ambito dell’operazione Nuova famiglia, e cugino del boss dei Carcagnusi Nuccio Mazzei. Secondo gli investigatori, il 30 giugno 2014 Tenerelli avrebbe fatto parte del commando di sette persone salito sul treno Siracusa-Roma, alla stazione di Acireale, con l’obiettivo di rapinare una cittadina cinese che portava con sé del denaro contante. Le indagini, che hanno portato adesso alla «misura di prevenzione patrimoniale definitiva», avrebbero fatto emergere una enorme sproporzione tra la possibilità di spesa e il tenore di vita dell’uomo. 

Disoccupato e senza alcun reddito per il fisco, per gli investigatori avrebbe acquistato in contanti diversi immobili. Anche nel caso di accensione di mutui, poi, le rate sarebbero state pagate con le banconote. I familiari «in più circostanze sono risultati intestatari di comodo di unità immobiliari e anche di un’attività imprenditoriale, costituita da un bar nel quartiere di San Cristoforo». In totale, le Misure di prevenzione hanno adesso confiscato un’impresa, 23 unità immobiliari, due conti correnti e tre autovetture. Il tutto per un valore che, come detto, si aggira intorno ai sei milioni di euro. Il patrimonio sarà affidato all’Agenzia nazionale per i beni confiscati


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