Terremoto, la visita del vicepresidente Di Maio a Fleri Borrelli: «Rischio vulcanico in piani di protezione civile»

«Il Consiglio dei ministri si riunirà domani per dichiarare lo stato di emergenza in questi territori». È l’annuncio del vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, che questa mattina è arrivato nei territori colpiti dal terremoto del 26 dicembre. Il leader pentastellato, passeggiando per Fleri (la frazione di Zafferana Etnea che ha subito maggiori danni), spiega: «Rafforzeremo le misure per evitare lo sciacallaggio, con un piano in questo senso – dichiara – Per quanto mi riguarda, i piani di protezione civile vanno rafforzati in tutt’Italia: nella manovra di bilancio abbiamo inserito i fondi per l’adeguamento antisismico». Circa 800 milioni di euro, secondo il deputato regionale Giancarlo Cancelleri, anche lui arrivato sui luoghi del sisma per dare manforte alla compagine del Movimento 5 stelle arrivata nel Catanese. Il capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli, nel frattempo, annuncia: «Prepareremo una direttiva per fare inserire il rischio vulcanico nei piani di protezione civile». 

«In quest’anno – prosegue Di Maio – siamo stati in prima linea. Si è visto a Biancavilla e in occasione di altre emergenze. Bisogna aiutare questo paese a rinascere e bisogna pensare alle imprese. Per farlo useremo il credito d’imposta». «Grazie a Dio siamo tutti vivi, mio figlio era sotto le macerie ed è uscito da solo», interviene una donna, fermando per la strada il vicepresidente del Consiglio. «Avete detto che volete annullare la burocrazia, e allora aiutateci – continua – Io ho ancora cinque anni di mutuo da pagare per una casa che non ho più. Dateci la possibilità di usare i soldi senza dovere passare attraverso un sacco di passaggi. Nel 1984 a Fleri abbiamo ricostruito un paese intero e se oggi qui ci sono pochi danni è perché, dopo quel terremoto, abbiamo costruito bene». «Lo abbiamo visto – replica Luigi Di Maio – Posso immaginare quale sia la situazione. So che il principale nemico di chi ha perso tutto è la burocrazia». «Lei sta prendendo un impegno». «Lo so, sono al fianco del sindaco. Ci rivedremo molto presto».

A questo proposito, a margine dell’incontro, Cancelleri interviene: «Se venisse confermata un’indiscrezione che ho sentito – annuncia – gli interventi sotto i 20mila euro potrebbero essere pagati immediatamente. Ma parleranno i fatti, al di là delle mie parole». Secondo l’esponente grillino all’Assemblea regionale siciliana, «la presenza di Luigi Di Maio stamattina e di Matteo Salvini più tardi, insieme, sta a significare la profonda attenzione del governo su un grandissimo dramma. Bisogna intervenire velocemente perché dobbiamo dare la percezione che lo Stato esiste. Stiamo vestendo tutti una sola casacca». Un vestito che serve ad agire in fretta, soprattutto per completare la conta dei danni e comprendere dove è necessario intervenire in prima battuta.

«Stanotte ho dormito a casa di alcuni parenti – dichiara Fabio Russo, uno dei residenti di Fleri – Il cemento armato della mia casa ha retto, ma le pareti interne sono crollate in parte. Il mio appartamento è inagibile in buona parte, spero di riuscire a rientrare al più presto». La sua è solo una delle storie di chi, a Zafferana Etnea ma anche ad Acireale, si è ritrovato con i mobili per terra e i muri divisori venuti giù. Nei casi più gravi, sono crollati in strada i tetti e si sono lesionate le facciate, ripiegate su se stesse per via della forza del sisma. «Siamo quattro persone, più il cane – racconta un’anziana – stanotte abbiamo dormito in macchina. Ma non possiamo restare lì». La magnitudo registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è di 4.8, con epicentro a poca distanza dal territorio del Comune di Viagrande e profondità di circa un chilometro.


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