Per la popolazione colpita dal sisma è stato attivato il piano di intervento con servizi di trattamento post-traumatico. «Siamo nella fase in cui si elaborano i traumi e si deve gestire l'ansia di nuove possibili scosse», spiega a MeridioNews la dottoressa Luisa Alioto
Terremoto, l’Asp di Catania attiva il sostegno psicologico «È questo il momento in cui emergono paure e angosce»
A più di due settimane dal terremoto di magnitudo 4.8 che ha interessato i paesi etnei, nello specifico
la zona dell’Acese e di Zafferana Etnea, l’azienda sanitaria provinciale di Catania ha attivato dei piani di intervento con servizi di trattamento post-traumatico e di sostegno psicologico per i terremotati. Non solo aiuti di tipo materiale per la popolazione colpita dal sisma, ma anche interventi psicologici rivolti soprattutto alle persone – circa mille – che hanno perso la casa e si trovano ospiti di strutture pubbliche o di alberghi della zona.
«Dopo essere andati nei posti dove tuttora sono ospitate le persone e aver rilevato i loro bisogni, gli psicologici dell’Asp hanno cercato di capire quali fossero le loro
esigenze e gli interventi da fare», spiega a MeridioNews la dottoressa Luisa Alioto, direttora dell’Uoc servizio di
psicologia dell’Asp. Un piano di intervento strutturato per dare un ulteriore supporto alle popolazioni colpite dal
sisma.
Verranno messi a disposizione i consultori familiari di Fiumefreddo, Linguaglossa e
Santa Venerina e gli ambulatori della Neuropsichiatria infantile e del dipartimento di salute mentale di via
Martinez ad Acireale. Ai soggetti che ne faranno richiesta, verrà data la priorità per accedere ai servizi di tali
ambulatori. Chiunque ne abbia bisogno, può segnalare il proprio caso alle
strutture messe a disposizione dalla protezione civile e ai servizi sociali del proprio Comune di residenza che invieranno le richieste all’Asp. A fornire supporto psicologico saranno più di dieci psicologi che, oltre a ricevere chi ne fa richiesta, andranno nelle scuole a dare il loro sostegno.
«Sono già stati fatti degli interventi all’hotel Maugeri di Acireale, dove si è data la possibilità ad
adulti e bambini di fare emergere le proprie paure, le ansie e le angosce che ancora stanno attraversando – chiarisca Alioto – Una
signora è stata inviata al consultorio, mentre un bambino è stato indirizzato in Neuropsichiatria infantile».
Nel piano di interventi c’è grande attenzione verso la salute mentale. «Questo è il momento in cui emerge
maggiormente la paura, perché le persone – dice la dottoressa – elaborano i traumi dovuti al terremoto. Ci sono bambini traumatizzati ed è importante fornire un supporto ai
genitori che, di riflesso, possono essere d’aiuto ai figli. In tutti è in agguato la paura di un’altra possibile
scossa di terremoto, quindi è sempre presente un’angoscia imprevedibile, un malessere che non si riesce
facilmente a gestire da soli».
Interventi e trattamenti sono pensati su misura per le persone che devono elaborare quanto hanno vissuto. «Faremo attività di gruppo e incentreremo molto il lavoro sul dialogo – aggiunge Alioto – in modo che tutti
possano tirare fuori sentimenti ed emozioni. Per chi ha perso la casa o comunque le cose più care, è importante riuscire a parlare con qualcuno».