Rifiuti, i catanesi dovranno pagare 600mila euro in più Solo 16 i Comuni virtuosi che non subiranno l’aumento

Il Comune di Catania dovrà pagare circa 600mila euro in più all’anno per il conferimento in discarica. È l’effetto dell’ordine impartito dalla Regione di applicare l’addizionale del 20 per cento sulla quota annua. Una sanzione in realtà già prevista dal Codice dell’ambiente – il decreto 152 del 2006, all’articolo 205 – ma che, in Sicilia, finora non era mai stata applicata e che parte da questo gennaio, prendendo come riferimento i dati di raccolta differenziata dei Comuni di un anno fa. Le amministrazioni degli enti che a gennaio 2018 hanno raggiunto il 65 per cento, potranno chiedere di essere esentate, altrimenti scatterà l’aumento. Nel Catanese, sui 58 Comuni della provincia se ne salvano solo sedici: Aci CastelloGrammichele, Licodia Eubea, Mazzarrone, Militello in val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Palagonia, Piedimonte, Raddusa, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, Scordia, Vizzini e Zafferana.

I soldi saranno prelevati dai gestori degli impianti e verranno direttamente girati nella casse della Regione. La novità, almeno in linea teorica, dovrebbe colpire solo i Comuni che non hanno raggiunto il 65 per cento della raccolta differenziata ma, nella pratica, intanto verrà applicata a tappeto. Spetta ai Comuni, infatti, l’onere della prova, ovvero la dimostrazione di essere rientrati negli standard previsti dagli obiettivi di differenziata già fissati. L’aumento della spesa, naturalmente, cadrà sulle spalle di tutti i cittadini, o almeno di quelli che pagano regolarmente la tassa sui rifiuti che non è esente da problemi di riscossione.

Il capoluogo etneo è tra i Comuni con percentuali di raccolta differenziata più basse sull’Isola. Catania aveva già avuto la maglia nera nel report fatto dall’ufficio speciale regionale per la raccolta differenziata nello scorso luglio. A gennaio del 2018 la percentuale era del 9,3. Nei mesi successivi il quadro del fallimento etneo nella gestione dei rifiuti era parso evidente con i dati registrati dalla direzione Ecologia e Ambiente dell’ente comunale etneo: a settembre la raccolta differenziata era scesa al 5,6 per cento. In particolare, nei primi 17 giorni del mese – durante la vecchia gestione delle aziende Ecocar e Senesi e della raccolta diretta del Comune – i risultati erano stati il 4,18 per cento per la zona gestita da Ecocar, il 18,29 per cento per la piccola area gestita da Senesi e il 2,09 per cento per la raccolta diretta da parte del ente comunale.

Negli ultimi 13 giorni di settembre, da quando cioè è subentrata la società Dusty con un subappalto alla società Energeticambiente, i dati avevano evidenziato una raccolta differenziata ancora peggiore rispetto alla gestione precedente: il 4,48 per cento nell’area gestita da Dusty e il 3,82 per cento nell’area gestita da Energeticambiente, ovvero la sesta municipalità. A ottobre si è toccato poi il 6,76 per cento, mentre nei primi dieci giorni di novembre – ultimi dati disponibili – si arriva al 7,55 per cento.

Andando a spulciare le percentuali di differenziata pubblicate dall’ufficio speciale della Regione che fanno riferimento al mese di settembre 2018, il quadro della provincia etnea appare ancora disomogeneo. I Comuni che superano non superano il 65 per cento, oltre al capoluogo etneo che si ferma al 5,6 per cento, sono: Aci Catena (50,3 per cento), Aci Sant’Antonio (38 per cento), Acireale (64,9 per cento), Adrano (53,9 per cento), Biancavilla (63,8 per cento), Bronte (58 per cento), Caltagirone (59,6 per cento), Castel di Iudica (29,6 per cento), Castiglione di Sicilia (9,5 per cento), Centuripe (59,9 per cento), Fiumefreddo di Sicilia (39,8 per cento), Giarre (28,8 per cento), Mascali (56,4 per cento), Mascalucia (47,6 per cento), Militello in Val di Catania (64,3 per cento), Milo (39,7 per cento), Mineo (64,3 per cento), Misterbianco (63,5 per cento), Motta Sant’Anastasia (37,6 per cento), Nicolosi (48,7 per cento), Palagonia (61,7 per cento), Pedara (46,7 per cento), Piedimonte Etneo (60 per cento), Raddusa (64 per cento), Ragalna (52,7 per cento), Randazzo (53,4 per cento), Riposto (36,9 per cento), San Gregorio di Catania (31,4 per cento), San Pietro Clarenza (64,5 per cento), Santa Maria di Licodia (62,7 per cento), Sant’Agata di Militello (36,6 per cento), Sant’Agata Li Battiati (56,3 per cento), Trecastagni (44,8 per cento), Tremestieri Etneo (33,5 per cento) e Viagrande (50,9 per cento). I dati non sono disponibili per i Comuni di Calatabiano, Gravina di Catania, Linguaglossa, Maniace, Sant’Alfio e Valverde.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]