Mare chiuso, le voci dei migranti respinti Le storie inascoltate protagoniste al King

Mare chiuso – Quello che accade dall’altra parte del Mediterraneo. È il titolo dell’evento organizzato da Ctzen, Cinestudio e il Centro Astalli di Catania ieri sera al cinema King per parlare di immigrazione e informazione. Un’informazione troppo spesso parziale e assoggettata ai poteri forti. Ma soprattutto è stata l’occasione per dare voce alle testimonianze di chi ha vissuto in prima persona le drammaticità della guerra e delle persecuzioni nella propria terra e ha dovuto lasciarla su un barcone malandato nella speranza di trovare qualcosa di meglio. Voci di migranti protagoniste delle due opere proiettate durante l’incontro: un estratto del webdocumentario Le Printemps en exil del collettivo siciliano Frame Off e il documentario Mare chiuso del regista Andrea Segre e del giornalista Stefano Liberti. Ma anche le voci di tre ragazzi magrebini presenti in sala. Due tunisini, uno di trent’anni e un diciassettenne, e un egiziano, anche lui minore non accompagnato, che timidamente hanno raccontano come e perché sono arrivati sulle nostre coste.

«La mia famiglia ha pagato cinquemila euro per farmi arrivare qui e vorrei andare a Milano, da mio cugino», dice il ragazzo egiziano, che come il suo coetaneo tunisino frequenta una scuola per imparare la nostra lingua. «La mattina studio, poi di pomeriggio vado peri peri», afferma il tunisino che sa già come farsi capire nella lingua locale, suscitando le risate del pubblico in sala. «Io ero alle dipendenze della famiglia di Ben Alì, ma non avevo un buon rapporto con loro e mi hanno incarcerato, per questo sono scappato e sono venuto qui», racconta invece il trentenne immigrato che, aiutato dal Centro Astalli, è in attesa dei documenti che gli permetteranno di rimanere regolarmente in Italia. Quando succederà, pensa di poter restare a Catania. «Se trovo il lavoro resto qui, mi trovo bene», dice.

La serata di ieri è stata anche l’occasione per proiettare in anteprima a Catania un estratto del web documentario Le Printemps en exil del collettivo Frame Off. Un progetto in corso di realizzazione che racconta il viaggio dei tunisini dalla loro terra alla Francia attraverso l’Italia e ciò che è accaduto durante e dopo la rivoluzione araba. Per completarlo gli autori chiedono anche l’aiuto dei fruitori. Una produzione dal basso, dunque, per cui è in corso una sottoscrizione con un contributo minimo di dieci euro, e che se raggiungerà la quota fissata di duemila persone permetterà ai giovani autori di Frame Off di completare il web documentario con il racconto di chi è rimasto in Tunisia e di chi ci è ritornato. «Un progetto in cui crediamo molto e che è fatto di tanti contributi, di giornalisti, migranti e di tutti coloro che vorranno supportarci», dice Giuseppe Spina del collettivo, che sottolinea come «per una maggiore comprensione e fruibilità il web doc debba essere visto online».

Non sono mancate le emozioni suscitate soprattutto da Mare chiuso. Il documentario di Andrea Segre e Stefano Liberti, proiettato per la prima volta a Catania, racconta la storia di alcuni immigrati eritrei e somali che nel 2009 dopo essere stati soccorsi in mare aperto dalla Guardia costiera italiana sono stati immediatamente riportati a Tripoli, in Libia, senza nemmeno aver visto le coste italiane. «Prima sono sembrati disponibili, comunicavamo tranquillamente in inglese con loro, poi è arrivata una telefonata e hanno cambiato espressione e comportamento – racconta una donna – Da quel momento hanno fatto finta di non capirci più e non ci hanno dato né acqua né cibo». Sbarcati a Tripoli la loro vita è diventata un inferno. «Siamo stati incarcerati, picchiati e torturati dai libici», raccontano quasi all’unisono. Alcuni, però, hanno fatto ricorso contro lo Stato italiano presso la Corte europea per i diritti umani. Una storia di respingimenti che si è conclusa con un lieto fine, che lascia in bocca un sapore amaro per tutte quelle persone di cui non sarà più possibile raccontare.

 

[Foto di Salvo Puccio]


Dalla stessa categoria

I più letti

Una serata dedicata al tema dell'immigrazione e dell'informazione che la dovrebbe mostrare, ma che spesso non riesce a essere efficace e veritiera. Un evento organizzato ieri dal nostro giornale con il Cinestudio e il Centro Astalli di Catania. Due i documentari presentati, ma c'è stato spazio anche per le voci di tre giovani migranti arrivati in Italia su barconi malandati, in quelli che vengono definiti viaggi della speranza. Guarda le foto

Una serata dedicata al tema dell'immigrazione e dell'informazione che la dovrebbe mostrare, ma che spesso non riesce a essere efficace e veritiera. Un evento organizzato ieri dal nostro giornale con il Cinestudio e il Centro Astalli di Catania. Due i documentari presentati, ma c'è stato spazio anche per le voci di tre giovani migranti arrivati in Italia su barconi malandati, in quelli che vengono definiti viaggi della speranza. Guarda le foto

Una serata dedicata al tema dell'immigrazione e dell'informazione che la dovrebbe mostrare, ma che spesso non riesce a essere efficace e veritiera. Un evento organizzato ieri dal nostro giornale con il Cinestudio e il Centro Astalli di Catania. Due i documentari presentati, ma c'è stato spazio anche per le voci di tre giovani migranti arrivati in Italia su barconi malandati, in quelli che vengono definiti viaggi della speranza. Guarda le foto

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]