Superenalotto, 6 da 95milioni a Catania Il vincitore? «Magari una badante indiana»

«Antonio, ancora cà sì?», «Ora c’addivintasti famoso mu offri u cafè?». Il giorno dopo della vincita da 95milioni di euro al Superenalotto al bar Antonio Drink di via Gabriele D’Annunzio, dove è stata giocata la schedina vincente, è una processione di clienti ed amici. 1-23-27-33-37-85 la combinazione vincente.

Ma del fortunato fino ad ora non c’è traccia. «Sinceramente speravo di trovare un regalo stamattina», confessa Antonino Tomaselli, titolare insieme alla moglie Daniela Grasso del piccolo bar che è anche ricevitoria Sisal. Il profilo del vincitore? «Qui giocano sempre residenti o persone che lavorano nei negozi vicini», spiega Antonio. Un commerciante, una commessa, qualcuno che lavora al vicino Tribunale o al Tar, un anziano. «O forse una badante indiana, ce ne sono tante che lavorano negli appartamenti qui vicino e che frequentano il nostro bar», sottolinea il titolare.

Nelle ultime settimane, il jackpot da record ha fatto impennare le vendite. «Ma secondo me è una schedina normale, noi non facciamo sistemi divisi tra tante persone», precisa Daniela. 94milioni 836mila euro tutti ad una singolo giocatore? Possibile. La vincita si piazza al quinto posto tra quelle più alte mai registrate in Italia. Eppure a Catania è solo seconda, preceduta dal 6 centrato nel 2008 in viale Mario Rapisardi che valse (forse a uno studente di Modica che si attribuì la vincita con una telefonata) 100 milioni di euro. Sembra proprio che alla dea bendata piaccia fermarsi ai piedi del vulcano.

Sicuramente lo pensano i clienti del bar di via Gabriele D’Annunzio che da quando, ieri sera, si è diffusa la notizia della vincita, hanno fatto la fila per acquistare i gratta e vinci. «Sono andati esauriti in poche ore»annuncia soddisfatto Antonio che si dice contento, «se non altro per la pubblicità che stiamo avendo». Il bar domenica mattina sarebbe dovuto rimanere chiuso, invece è pieno di giornalisti e clienti. «Ho saputo la notizia proprio da un giornalista, la Sisal ancora non si è fatta sentire», continua Antonio. Non fa in tempo a ricevere gli auguri dei clienti, che deve rispondere al telefono. Ogni volta che squilla è un attimo di silenzio, nella speranza che l’anonimo vincitore si materializzi. Invece sono solo gli amici, che fanno a gara a spacciarsi per il nuovo milionario catanese.


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La fortuna ha baciato di nuovo Catania. Dopo la vincita da 100 milioni del 2008, stavolta la combinazione vincente è stata giocata nel bar Antonio Drink di via Gabriele D'Annunzio. Commercianti, commesse, residenti e dipendenti del Tribunale tra i clienti fissi. Ma anche molte donne indiane che lavorano come badanti. «Non facciamo molti sistemi, secondo me ha vinto un singolo giocatore». Nel bar, preso d'assalto da giornalisti e clienti, i gratta e vinci sono andati a ruba

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