Rocco Leonardi è stato arrestato e poi sottoposto all'obbligo di firma per essere stato trovato in possesso di una calibro 38 non dichiarata. Sulle due cartucce esplose sono in corso gli accertamenti della scientifica dei carabinieri
Scordia, sospeso dal prefetto consigliere Leonardi Per possesso di pistola applicata la legge Severino
Sospeso in virtù delle legge Severino sulle cause di incandidabilità o di rimozione dai ruoli ricoperti dai pubblici amministratori. È questa l’ultima notizia a proposito del consigliere comunale di Scordia Rocco Leonardi, a cui l’altroieri è stata sequestrata una pistola non dichiarata e detenuta in un terreno di sua proprietà a Lentini. Nei confronti del politico, è stata emessa prima la misura degli arresti domiciliari e, successivamente, è stato disposto l’obbligo di firma a seguito dell’udienza di convalida. La prefettura di Catania ha reso noto, tramite un comunicato stampa, di avere firmato il provvedimento ieri, 1 febbraio, «a seguito della comunicazione dell’applicazione della misura restrittiva in esecuzione di quanto disposto dall’Autorità giudiziaria». Adesso spetterà al Consiglio di Scordia prendere atto della sospensione di Leonardi e procedere con la sostituzione con il primo dei non eletti al senato cittadino. Uno scenario che era stato anticipato questa mattina da MeridioNews e che adesso diventa concreto.
Leonardi, classe 1963, è accusato di porto abusivo di arma da guerra. In un suo agro nel Lentinese i carabinieri hanno rinvenuto una pistola calibro 38 in dotazione all’esercito spagnolo nella Seconda guerra mondiale, caricata con sei cartucce di cui due già esplose. Per verificare quando siano stati sparati i due colpi saranno necessari gli accertamenti, già disposti, del reparto investigazioni scientifiche dell’Arma, a cui la pistola sarà inviata. Quello che è certo, però, è che si tratta di un’arma non comune e piuttosto vecchia. A Scordia, il consigliere comunale è un volto piuttosto noto: la sua poliedrica carriera politica lo ha portato a essere, tra il 2006 e il 2008, assessore alla ex provincia di Catania: l’allora presidente Raffaele Lombardo gli aveva affidato la titolarità delle Grandi opere.
Da Forza Italia Rocco Leonardi era passato al Pdl per poi approdare al centrosinistra: suo fratello Francesco è stato candidato sindaco a Scordia alle ultime elezioni amministrative, sostenuto dall’area del Partito democratico che fa riferimento all’onorevole regionale Luca Sammartino. Ed è proprio in quest’orbita che si muove Leonardi sul territorio, dopo l’elezione al senato cittadino con la lista Uniti per Scordia. Il suo caso è simile, almeno per quanto riguarda l’incipit, a quello dell’ex consigliere comunale di Palagonia Salvatore Minore: l’anno scorso venne trovato dai carabinieri con una pistola non dichiarata e patteggiò una condanna a un anno e otto mesi, a seguito della quale venne rimosso dal suo ruolo politico.