Sant’Agata ’19, pioggia impone stop alle candelore «Una decisione inevitabile per motivi di sicurezza»

Un mal di pancia con dei fastidi in crescendo. Da un lato i fedeli e le associazioni che si occupano delle candelore durante la festa di Sant’Agata e, dall’altro, il comitato organizzatore dei festeggiamenti e la curia. In mezzo il maltempo e le novità in tema di sicurezza dell’edizione del 2019, che hanno imposto per la prima volta il divieto per i cerei di sostare all’interno della cattedrale di Catania durante la notte che precede l’inizio della processione con il giro esterno. Così l’attesa dei portatori è trascorsa in piazza Duca di Genova, con le tradizionali costruzioni in legno per l’occasione letteralmente incappucciate dagli operai comunali con dei teloni di plastica. Misura resa necessaria, nel tardo pomeriggio di ieri, per proteggerle dal maltempo e dalla possibile caduta dei resti dei fuochi pirotecnici esplosi nella vicina piazza Duomo

Non è andata meglio oggi. Dopo avere raggiunto piazza dei Martiri, i cerei sono stati bloccati e nuovamente coperti dai teloni. Questa volta a causa del maltempo, con la pioggia che da diverse ore sta accompagnano i devoti lungo le strade della città. In tanti non hanno gradito la decisione e, come spesso avviene, non mancano le lamentele. «Le candelore sono state fermate per motivi di sicurezza – spiega a MeridioNews il presidente del comitato dei festeggiamenti Francesco Marano -. Adesso i cerei verranno trasferiti all’interno della cattedrale dove passeranno la notte, tra poco comunicheremo questa decisione». Allo stato attuale le candelore che fanno parte della festa sono 13, tutte con un peso oscillante tra i 400 e i 900 chilogrammi. Espressione delle arti e dei mestieri, vengono portate a spalla da un gruppo di persone (da quattro a 12 uomini). «C’era la possibilità di pericolosi scivolamenti lungo le strade, rese bagnate dalla tanta pioggia caduta nelle ultime ore», conclude Marano.

Le ripercussioni del maltempo stanno cambiando anche la tabella di marcia del fercolo che, almeno per il momento, sta seguendo il percorso originale. Non si escludono modifiche e, secondo alcune stime, già alle 14.30 i fedeli potrebbero ritrovarsi a piazza Stesicoro, ai piedi della salita dei Cappuccini. Uno dei passaggi più seguiti e attesi della festa, ma solitamente affrontato di sera.  

Di certo c’è che la questione sicurezza in questa edizione si porterà dietro degli strascichi. Nella serata di ieri, come immortalato in un video, centinaia di persone hanno deciso di sfondare un’area di filtraggio allestita con delle transenne lungo via Garibaldi per raggiungere piazza Duomo e assistere allo spettacolo pirotecnico. L’obiettivo delle forze dell’ordine, almeno sulla carta, era quello di contenere l’affluenza proprio davanti al duomo. Come prevedono le disposizioni in materia di sicurezza divenute obbligatorie dopo i fatti di piazza San Carlo, a Torino. Quando, durante la proiezione della finale di Champions league del 3 giugno 2017, si scatenò il panico. Una calca con migliaia di feriti e due morti.


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