Il gioco che fa cambiare la divisa del ministro Salvini Ideatore catanese: «Ognuno può vestirlo come vuole»

«L’abito non fa il monaco ma il ministro degli Interni». È il claim del gioco online Salvinification che permette di girare una ruota virtuale – cliccando su un pulsante rosso con la scritta Spin – per scoprire quale divisa indosserà il vicepremier Matteo Salvini per salvare il Paese. Una piattaforma online dallo scorso martedì che ha preso spunto dalle polemiche nate, nelle ultime settimane, in merito all’abitudine del ministro di utilizzare diverse divise militari o dei corpi di polizia per presentarsi in pubblico. Girando la ruota virtuale della piattaforma «ogni persona può diventare artefice del proprio Salvini», spiega a MeridioNews l’ideatore del gioco Giuseppe Liuzzo (in arte Bob), 31enne catanese graphic designer e docente allo Ied (Istituto europeo di design) di Milano. Oggi però il gioco pare essere finito, almeno per chi non è «immikrato».

Da Regina Elisalvetta a papa Salvesco, da Salvinella a Sailor ministro, poi ci sono i più pop Salvy Potter, Salvini Ebbasta, super Salvyan. Settantacinque combinazioni in tutto che permettono a ogni utente di vestire una bambolina – inizialmente nuda – con la faccia di Salvini da personaggi reali o fantastici. «L’idea di questo giochino scemo – racconta Liuzzo – nasce ridendo e scherzando al bar con altri due docenti dello Ied, Mattia Gadda e Luca Infante. Si parlava di come alla cronaca fosse saltata la strana moda dettata dal ministro che prendere in prestito divise di ogni tipo». In poco tempo sono due studenti, Alessandro Palumbo e Elisa Cinquemani, a programmare il gioco e metterlo online. «Ci tengo a precisare – sottolinea Liuzzo – però, che non è un progetto didattico anche se ha permesso di mettere in campo molte competenze dal punto di vista del design e della comunicazione». 

In pochi giorni, a voler far indossare al leader della Lega gli abiti più strampalati sono stati oltre 150mila utenti. La frase «Hai sbloccato» precede il nomignolo che i creatori hanno dato a ognuno degli outfit indossabili del ministro. «In realtà – spiega divertito Liuzzo – nessuno sblocca niente, e tutte le divise sono già disponibili al primo Spin. Però è una scritta che funziona perché rimanda a terminologie utilizzate nei giochi a livello con il metodo dell’una tira l’altra». Unico blocco previsto dal sistema è quello in cui il ministro prova a indossare la divisa della guardia di finanza. In quel caso, compare una notifica con scritta rossa: «Attenzione! Per proseguire devi pagare 49 milioni di euro!». 

«Ci ha giocato chiunque tranne, almeno stando a quanto ci risulta, il diretto interessato per il momento non ci ha fatto avere nemmeno una sua reazione». In una fase embrionale, l’idea era quella di una gif animata «ma, in quel caso sarebbe stata una semplice galleria d’arte e non un laboratorio di pittura», dice usando una metafora l’ideatore del gioco sulla gamification. Da questa mattina, però, sotto la faccia del ministro è apparsa una scritta: «La pacchia è finita. Il gioco è bello se dura poco come questo governo». Insomma, un avviso informa che Salvinification chiude. Non per tutti però: «Se sei un immikrato clicca qui», si legge in un link che rimanda alla piattaforma. «Il gioco è ancora disponibile – continua Liuzzo – ma lo noteranno in pochi. Era giusto che la sua morte naturale arrivasse così. Preciso che non c’è stata nessuna direttiva dall’alto ma è stata una scelta dettata soltanto dalla nostra volontà: non volevamo che diventasse una cariatide da tirarci dietro e, soprattutto – conclude – perché tutto deve morire per avere un significato.


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