Natale Consoli, aspirante sindaco dal cuore moderato Dai voti di Capuana a Sammartino per prendersi Motta

Dalla lista Capuana all’intesa con Luca Sammartino e il sogno di diventare sindaco. Natale Consoli vuole essere la sorpresa delle Comunali di Motta Sant’Anastasia. Una sfida che sembrava incanalata a diventare la resa dei conti fra gli avversari di sempre, il sindaco leghista Anastasio Carrà e l’esponente della sinistra radicale Danilo Festa. E che, invece, avrà il suo terzo incomodo nel consigliere il cui curriculum pare riassumere tutte le tipicità del panorama politico del paese della discarica. 

Un passato da centrista più o meno organico al centrodestra, Consoli viene eletto cinque anni con la lista civica Motta nel cuore, a sostegno dell’allora candidato sindaco Daniele Capuana. Esordi centristi, un lungo trascorso nell’Mpa di Raffaele Lombardo salvo rottura traumatica, in quel momento l’ex assessore provinciale era proiettato a scalare il Pd renziano con la sponda di Enzo Bianco e l’attivismo del movimento Scelta giovane. Alle sue spalle c’era, anche, il radicamento dell’Associazione cattolica cultura e ambiente, la comunità passata agli onori delle cronache dopo l’inchiesta 12 apostoli sui presunti abusi sessuali che ha travolto il suo fondatore, Pietro Capuana. Nel 2014 è proprio la lista Motta nel cuore a ricevere il supporto di quella che, anni dopo, sarebbe diventata la «setta». Tant’è che, assieme all’odierno aspirante sindaco, sotto quel simbolo, in tandem con Consoli, viene eletta consigliera la vicepresidente dell’associazione di Capuana, Candida Fassiolo

Acqua passata per colui che oggi vuole essere l’Altra voce – il nome della sua lista – di Motta. «La comunità non l’ho mai frequentata, mai vi ho fatto parte. Quello che è successo per me è stato un fulmine a ciel sereno», giura Consoli a MeridioNews. Da consigliere, il candidato sindaco ha assistito alla caduta della collega Fassiolo, dimessasi dalla carica di assessore dopo la pubblicazione delle ambigue intercettazioni dell’indagine. Già perché, tramontata la stella di Capuana junior, il gruppo stringe un patto proprio con il leghista Carrà. A sua volta, nel frattempo, sganciatosi da Valeria Sudano, «l’amica», come la definisce lo stesso sindaco, diventata senatrice del Pd. «Comunque ho sempre avuto solo rapporti politici, certo conoscendo Candida non mi sarei mai aspettato quei fatti». Consoli ricorda, però, di non essere stato solo. «A Motta li conoscono tutti, ricordo bene quando tutta l’opposizione votò la Fassiolo come presidente del consiglio, anche chi oggi ha preso le distanze dalla comunità». 

L’indagine, in ogni caso, segna l’inizio della fine di quell’accordo con l’ex rivale Carrà. «L’amministrazione aveva smesso di rappresentarci, le nostre idee non sono state più rispecchiate», spiega Consoli. Come ad esempio il varo di un piano regolatore generale per Motta, un piano commerciale, e non ultimo il complicatissimo dossier Tiritì -Valanghe d’Inverno. «Vogliamo svegliare l’economia del territorio – dice il consigliere passando al suo programma elettorale – cosa che nessuna amministrazione è riuscita a fare, mentre è ovvio che siamo per la chiusura della discarica». Già, la discarica. La madre di tutti i punti interrogativi sul futuro del Comune arroccato a due passi dall’ecobomba. Consoli, venisse eletto, dovrà mettere mano alla matassa nella scomoda posizione – un tempo prerogativa di Carrà – di luogotenente del duo Sammartino-Sudano. Il legame soprattutto fra la famiglia Sudano e i proprietari dell’impianto, la famiglia Proto, è storia risaputa. «Non penso abbia importanza, la vicinanza di Sammartino e Sudano non è un problema – dice il candidato sindaco – perché la verità è che i cittadini di Motta hanno già dato. La discarica va chiusa, ma la parola di sindaco non basta. Occorre sanare la ferita trovando il giusto compromesso». Consoli pensa, ad esempio, ad alleviare il peso della tassa sui rifiuti. «Ma per portare avanti la chiusura e il nostro programma serve il giusto aiuto dalla deputazione regionale»

L’intesa con gli ex centristi è solo l’ultimo dei suoi conigli nel cilindro. Natale Consoli, durante la lontana era del declino del Popolo della Libertà, fu anche uno dei volti locali – nonché candidato alla Camera – dei Moderati in rivoluzione di Giampiero Samorì. Ex pupillo di Silvio Berlusconi, amico di Vittorio Sgarbi, l’avvocato-imprenditore modenese sparisce dalla scena politica nazionale dopo le Politiche del 2013. «Abbiamo ancora oggi buoni rapporti, lui è al corrente della mia candidatura». Nulla di tutto ciò contraddice l’attuale orientamento filo-dem di Consoli. «Non ho casacche di partito, la nostra è una lista civica ma io sono da sempre un moderato, Sammartino e Sudano rispecchiano la mia collocazione». Così queste Comunali potrebbero essere l’occasione di un ritorno in Sicilia per l’avvocato Samorì: «Verrà a farmi un comizio? Se ci sarà l’occasione, perché no».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]