Lombardo, i Carabinieri confermano i pentiti Sotto inchiesta la casa del governatore

Appalti, posti di lavoro, frequentazioni sospette. Persino i lavori nella casa di campagna del governatore siciliano Raffaele Lombardo. Questi gli argomenti al centro dell’udienza di oggi per voto di scambio nei confronti del presidente della Regione e del fratello Angelo, deputato nazionale Mpa. Ad essere ascoltato per la seconda volta è stato il maggiore del Raggruppamento operativo speciale dei Carabinieri di Catania Lucio Arcidiacono. Testimonianza la sua utile ai magistrati etnei per confermare le parole dei collaboratori di giustizia. Che raccontano di aver aiutato in diverse tornate elettorali i fratelli Lombardo. In cambio di un aiuto: mantenuto o soltanto promesso, questo è da accertare. Ad aiutare la ricostruzione, un data base di contatti vicini al presidente, annotati per nome, numero di telefono e segni particolari: una sorta di libro mastro dell’Mpa.

Le frequentazioni. E’ proprio in questo elenco che Arcidiacono trova uno dei riscontri alle dichiarazioni del pentito Eugenio Sturiale, ex esponente del clan mafioso catanese dei Laudani. «Come riferito dal collaborante, Antonio Zappalà risulta effettivamente l’autista di Raffale Lombardo, ai tempi in cui era ancora presidente della Provincia – dice il maggiore – Un pregiudicato per furto e rapina, incontrato più volte in compagnia di soggetti segnalati per la loro vicinanza alla criminalità, nel 2006 è stato assunto dalla Multiservizi». Nella stessa rubrica telematica anche Salvatore Vaccalluzzo, nominato da un altro collaboratore, Gaetano D’Aquino, ex esponente dei Cappello, come il tramite tra i Lombardo e il clan. A Vaccalluzzo il governatore avrebbe promesso in cambio di aiuto elettorale un posto per il figlio o la figlia – il pentito non ricorda – laureato in area medica. «E in effetti uno dei figli di Vaccalluzzo, per l’esattezza Giuseppe, è laureato in odontoiatria», conferma Arcidiacono. Solo alcuni dei risconti portati oggi in aula dal maggiore, che aggiunge anche una novità: «Alle elezioni del 2008 anche il fratello di Gaetano D’Aquino è stato eletto al consiglio della prima circoscrizione con una lista legata all’Mpa».

Gli appalti, pubblici e privati. Un altro capitolo della testimonianza riguarda poi i lavori per i quali i fratelli Lombardo avrebbero favorito ditte a loro vicine, forse come contropartita dell’aiuto elettorale. Come il finanziamento regionale da 12milioni di euro per il parcheggio Sanzio di Catania: «L’unico a ricevere soldi pubblici, ma comunque bloccato per le inchieste giudiziarie». Opera riconducibile a Mariano Incarbone, arrestato durante l’indagine Iblis, finanziatore a sua volta «nel 2008 di 50mila euro per la campagna elettorale dell’Mpa». Oppure ancora come nel caso del Maas, il mercato ortofrutticolo catanese di cui è proprietaria una società pubblica: quasi totalmente della Regione Sicilia, con la partecipazione tra gli altri del Comune e della Provincia di Catania. «A giugno del 2008, subito dopo le elezioni, scade il bando per l’assegnazione degli stalli al mercato – racconta Arcidiacono – Nel 2009, i primi affidatari risultano diverse ditte in cui compaiono pregiudicati», la maggior parte per reati di mafia. Il maggiore sciorina un elenco, ma precisa: «Cito solo le principali, perché sono veramente troppe». Gli stessi lavori di costruzione del mercato, spiega, sono stati affidati a Vincenzo Basilotta, imprenditore ritenuto vicino alla criminalità organizzata. Un nome che ritorna, nella testimonianza del maggiore, a proposito dei rapporti con Raffaele Lombardo. Sempre a Basilotta sono infatti stati affidati i lavori di ristrutturazione e costruzione di una piscina nel 2003 nella casa in campagna del governatore, a Ramacca, intestata alla moglie Saveria Grosso. «Il calcestruzzo utilizzato per i lavori proveniva dalla ditta di un esponente mafioso di Palagonia – racconta – 200 camion di terra vegetale vennero portati dal centro commerciale Porte di Catania, allora in costruzione». Sempre da Basilotta. Servizio extra, quest’ultimo, secondo il maggiore: «Perché non risulta tra le spese pagate».

La Safab e la denuncia del legale. E proprio del legame tra Lombardo e Basilotta sarebbe stato geloso Giovanni Barbagallo, il geologo «uomo d’onore riservato», considerato il tramite principale con i fratelli Lombardo. A lui si sono rivolti i vertici della Safab, società promotrice del progetto di costruzione di un residence per i militari americani di Sigonella. Un piano bloccato dal genio civile di Catania per il rischio idrogeologico dell’area. Dalla ditta si chiede quindi, attraverso Barbagallo, un intervento di Raffaele Lombardo, affinché sblocchi la situazione. Che però resta ferma. «Secondo i vertici aziendali il rischio idrogeologico era tutta una scusa – spiega il maggiore – Perché in realtà si voleva favorire un progetto analogo da realizzare a Lentini, ad opera di Basilotta e sui terreni di Mario Cancio Sanfilippo (imprenditore ed editore-direttore del quotidiano catanese La Sicilia ndr)». «Raffaele Lombardo sta affrontando un altro processo, per concorso esterno in associazione mafiosa, perché avrebbe in qualche modo aiutato la Safab – sbotta Alessandro Benedetti, nuovo legale del governatore – Oggi il maggiore Arcidiacono ci viene a dire l’esatto contrario e cioè che avrebbe penalizzato ingiustamente la Safab». «Siamo a giudizio in due processi diversi, per i medesimi fatti, ma in cui l’ipotesi accusatoria è esattamente contraria – conclude – Questi sono fatti gravissimi». Di cui si continuerà a discutere in entrambe le sedi.


Dalla stessa categoria

I più letti

Frequentazioni e appalti sospetti. Sarebbe tutto vero quanto in queste settimane è stato riferito dai collaboratori di giustizia nel corso del processo per voto di scambio al presidente della Regione Sicilia e al fratello onorevole Mpa. Lo conferma il maggiore Lucio Arcidiacono dei Ros di Catania. Che dice anche di più. Come i lavori di ristrutturazione della casa in campoagna di Raffaele Lombardo, affidati a una ditta ritenuta vicina alla criminalità

Frequentazioni e appalti sospetti. Sarebbe tutto vero quanto in queste settimane è stato riferito dai collaboratori di giustizia nel corso del processo per voto di scambio al presidente della Regione Sicilia e al fratello onorevole Mpa. Lo conferma il maggiore Lucio Arcidiacono dei Ros di Catania. Che dice anche di più. Come i lavori di ristrutturazione della casa in campoagna di Raffaele Lombardo, affidati a una ditta ritenuta vicina alla criminalità

Frequentazioni e appalti sospetti. Sarebbe tutto vero quanto in queste settimane è stato riferito dai collaboratori di giustizia nel corso del processo per voto di scambio al presidente della Regione Sicilia e al fratello onorevole Mpa. Lo conferma il maggiore Lucio Arcidiacono dei Ros di Catania. Che dice anche di più. Come i lavori di ristrutturazione della casa in campoagna di Raffaele Lombardo, affidati a una ditta ritenuta vicina alla criminalità

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]