Disoccupata e con tre figli. Rinviato lo sfratto di Carmen Mobilitazione davanti l’abitazione. «Grazie, sono felice»

«Sono stati chiari. A novembre arriverà l’ufficiale giudiziario insieme al fabbro e dovrò andare via, ma almeno il mio quarto figlio sarà nato». Tira un sospiro di sollievo Carmen Zagarella. La mamma di 25 anni protagonista di una storia di emergenza sociale che questa mattina ha portato diversi militanti e sindacalisti a organizzare un presidio davanti la casa in cui vive. Una piccola abitazione in via Aurelio Saffi, traversa del viale Mario Rapisardi.

Zagarella, disoccupata e madre di tre figli – affidati ai Servizi sociali, in attesa di un quarto – oggi avrebbe dovuto abbandonare l’abitazione a causa di uno sfratto per morosità. Il marito della signora si trova in una casa famiglia. A marzo 2017 Carmen aveva presentato all’Istituto autonomo case popolari di Catania la richiesta di aggiudicazione per un alloggio. Nonostante l’istanza sia andata a buon fine, la 25enne non è mai stata inserita in graduatoria.

La situazione di emergenza sociale che affronta Carmen ha convinto l’Asia Usb (Associazione sindacalisti, inquilini e abitanti dell’Unione sindacalisti di base), a mobilitarsi. «La signora – spiega a MeridioNews il sindacalista Orazio Vasta – stranamente è stata inserita nella graduatoria, ma non in quella di emergenza. Sono passati due anni e siamo arrivati all’aut aut con lo sfratto». Alla manifestazione presenti anche la sezione catanese del Partito marxista-leninista italiano, il comitato Casa per tutti e le delegazioni di Potere al popolo, Terra e Liberazione, Consitalia Sicilia, Officina Rebelde, Red Militant, e il collettivo femminista Canaglie catanesi.

«Siamo stati contattati dagli assistenti sociali del Comune – continua Vasta durante il presidio -, e la responsabile Marcella Signorelli ci ha invitato a un incontro in assessorato fissato per domani alle 17. Un passo avanti nel dialogo con le istituzioni». Nei giorni scorsi l’associazione Asia aveva anche scritto una lettera all’assessore ai Servizi sociali Giuseppe Lombardo, sollecitandolo a prendere in carico la questione della 25enne. 

Contattato telefonicamente, Lombardo assicura che l’amministrazione sta «predisponendo un piano di emergenza e tutte le misure possibili per prendere in carico anche questo tipo di situazioni». Al contempo ha escluso il ricorso a forme di alloggio alternative in strutture ricettive: «Questa amministrazione ha reciso ogni legame con queste tipologie di strutture perché le condizioni erano eccessivamente onerose – prosegue l’assessore – Le misure che abbiamo attualmente messo in campo riguardano l’agenzia Habito che partirà a breve, in seconda analisi abbiamo il buono casa ancora attivo e poi c’è l’edilizia pubblica residenziale che purtroppo è lenta e ha procedure farraginose». Lombardo domani pomeriggio non sarà presente all’incontro, ma assicura che «l’ufficio è l’unico che ha la responsabilità per prendere in carico questa situazione. Stiamo predisponendo il piano abitativo emergenziale – conclude -. Sarà attivo a novembre in modo tale da prendere in carico anche la situazione di Zagarella».  


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