Aci Catena, Maesano e Barbagallo ritornano in libertà «Condannati quando Spazzacorrotti non era in vigore»

Colpo di scena nel caso tangenti ad Aci Catena. Ascenzio Maesano e Orazio Barbagallo tornano in libertà. I due che, a gennaio scorso, sono stati condannati in via definitiva per corruzione per avere intascato una mazzetta da 20mila euro nelle vesti di sindaco ed ex funzionario del Comune, a inizio febbraio erano tornati in carcere per effetto della Spazzacorrotti. La legge, impedendo la possibilità di chiedere misure alternative alla pena detentiva per chi si macchia di reati contro la pubblica amministrazione, aveva portato i due dietro le sbarre nonostante la condanna a meno di tre anni.

Oggi però le cose sono cambiate. A deciderlo è stata la corte d’Appello di Catania a cui nei giorni scorsi si sono rivolti i legali dei due. Gli avvocati Enzo Mellia e Orazio Consolo avevano chiesto di rivedere l’ordine di carcerazione proponendo un ricorso al giudice d’esecuzione. In ballo c’era soprattutto l’interpretazione della nuova legge: nello specifico, se la Spazzacorrotti vada interpretata come norma processuale – e dunque applicabile retroattivamente secondo il principio tempus regit actum – oppure come norma sostanziale, e dunque da usare seguendo il criterio del vantaggio nei confronti del condannato, che in altre parole significherebbe la non retroattività per fatti accaduti prima dell’entrata in vigore della legge. 

Alla fine, però, la scarcerazione è avvenuta per un altro motivo: la corte, presieduta dalla giudice Dorotea Quartararo, ha specificato che la Spazzacorrotti è una norma processuale, ma ha aggiunto che l’ordine d’esecuzione di una pena deve coincidere con il momento in cui la condanna diventa definitiva. Ovvero, nel caso di Maesano e Barbagallo, a inizio gennaio, quando la Cassazione ha posto la parola fine sul processo. E dato che in quel momento la Spazzacorrotti non era ancora entrata in vigore – lo sarebbe stato da lì a poche settimane – non va presa in considerazione per dirimere le modalità di espiazione delle pene per l’ex primo cittadino e l’ex funzionario. 

«La Corte reputa che, con riferimento all’ordine di esecuzione, il tempus deve essere individuato nella data del passaggio in giudicato della sentenza che si intende eseguire – si legge nel provvedimento -. Le sentenze e i decreti penali hanno forza esecutiva, salvo che sia diversamente disposto, quando sono divenuti irrevocabili. L’ordine di esecuzione deve essere emesso quando la sentenza è divenuta irrevocabile. L’omissione o il ritardo dell’ordine di esecuzione non incide sull’apertura della fase esecutiva». Adesso sia Maesano sia Barbagallo, che da oltre un mese trascorrevano le proprie giornate nella casa di reclusione di San Cataldo e nel carcere palermitano Pagliarelli, avranno trenta giorni per presentare istanza di concessione di una misura alternativa. Non è escluso che la procura di Catania possa fare ricorso alla Cassazione


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]