In motorino senza casco, cerca di sfuggire a un posto di blocco, minaccia di morte i vigili urbani e tenta di sottrarre loro l’arma di ordinanza. E’ successo a Catania venerdì scorso, alle 20.55 in via Ventimiglia, all’altezza di piazza Vincenzo Bellini. C. I. A. le iniziali del giovane, 25 anni, figlio di un carabiniere, che una volta portato in centrale ha anche devastato due porte e due computer della polizia municipale. Sei agenti feriti, uno dei quali con il gomito fratturato, il bilancio della movimentata nottata. Nel verbale non si fa riferimento a un eventuale stato confusionale del ragazzo dovuto ad alcool o droga. Il suo arresto è stato convalidato stamattina.

Il 25enne, venerdì sera, passa per via Ventimiglia in motorino senza casco. Finge di non vedere il segnale delle tre pattuglie riunite per un posto di blocco all’altezza della piazza Vincenzo Bellini, ma viene comunque fermato dai colleghi posizionati pochi metri dopo. A quel punto «si avventava contro gli agenti e tentava di sottrarre l’arma di ordinanza», scrivono i vigili nel loro verbale. A rinforzo, arriva anche una pattuglia della Polstrada ma «il ragazzo sembrava una belva umana», raccontano oggi. Una volta bloccato e portato negli uffici della polizia municipale etnea, la situazione precipita. C. I. A. danneggia due computer e due porte, minacciando di morte i vigili che stanno scrivendo il verbale.

Il ragazzo, identificato, risulta essere il figlio di un carabiniere. Adesso è accusato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale e tentata rapina dell’arma degli agenti. Venerdì, solo a notte inoltrata, la situazione è rientrata nella normalità e si è potuto procedere al suo arresto. Convalidato questa stamattina.

[Foto di centrifuga]