Catania, sfatare tabù Leonzio per sorridere ancora «La squadra è un’auto: deve andare dritta e veloce»

Condurre la macchina a destinazione, senza sobbalzi e, possibilmente, ingranando marce superiori. L’orizzonte temporale del Catania, date le ultime prestazioni poco convincenti, non può che essere assai limitato: meglio ragionare partita per partita o, citando Walter Novellino, chilometro dopo chilometro. La guida tecnica dei rossazzurri, nell’incontro di ieri con la stampa, ha utilizzato proprio questo paragone motoristico: «Ho sempre vinto le mie battaglie combattendo – precisa il mister – sono convinto di ciò che faccio perché vedo la macchina che guido: sto cercando di farla camminare dritta. Se andasse storta, devo subito riportarla sui suoi passi. Questa macchina per adesso va piano, dobbiamo farla andare veloce».

Occorre stabilizzare l’andamento di un’autovettura che finora ha mostrato di avere fin troppi problemi meccanici, andando spesso in panne: «Il nostro limite – continua Novellino – è per adesso il non partire subito bene. Al contrario, invece, dobbiamo far capire a tutti che noi siamo forti». Occorre mettere a punto l’avviamento, dunque: regolare il minimo, controllare frenata e accelerazione, controllare tutte le componenti. Queste ultime tre gare di campionato in vista dei playoff, in tal senso, potrebbero essere una sorta di tagliando. Contro Sicula Leonzio, Cavese e Rieti, il compito del tecnico irpino sarà quello di far sì che tutto sia testato al meglio, per poi piazzare lo sprint giusto.

Il primo step, questo pomeriggio alle 18.30, sarà proprio il derby con la Sicula. I bianconeri, allenati da Vincenzo Torrente, hanno disputato una stagione forse al di sotto delle aspettative: il 13esimo posto a quota 42 rende assai complicati i playoff. La distanza dal Rende decimo è di due punti, ma i siciliani devono ancora affrontare il loro turno di riposo: con due rimanenti gare a disposizione l’impresa è ardua. La voglia di fare bella figura nel confronto odierno del Massimino, però, sarà sicuramente tanta. Il Catania, comunque, ha la necessità di fare un risultato positivo, dopo le tre sconfitte raccolte nelle ultime quattro uscite. Difendere la terza piazza dall’assalto del Catanzaro è una priorità, così come riuscire a trovare una difficile quadratura del cerchio prima dell’inizio della post season.

Probabile, in questo senso, che Novellino insista sul 4-3-3, con gli importanti rientri di Tommaso Silvestri al centro della difesa e, soprattutto, di capitan Marco Biagianti in mezzo al campo. Giovanni Marchese dovrebbe essere dirottato sulla corsia difensiva di sinistra, mentre in mezzo al campo è ballottaggio tra Rosario Bucolo, Christian Llama e Francesco Lodi per conquistare due maglie. Potrebbero esserci importanti novità anche nel trio d’attacco: Alessandro Marotta, al momento, pare indietro nelle gerarchie, quindi il ballottaggio per il ruolo di prima punta sembra essere tra Davis Curiale e Matteo Di Piazza. Ai lati, invece, spazio per i veloci e brevilinei Vincenzo Sarno e Kalifa Manneh. «Possiamo dire la nostra alla grande. A cambiare – conclude il tecnico etneo – deve essere l’impronta della squadra: bisogna capire quanto non sia importante essere frenetici, provando sempre a giocare la palla».

Probabili formazioni:

CATANIA (4-3-3): Pisseri; Calapai, Aya, Silvestri, Marchese; Biagianti, Lodi, Bucolo (Llama); Sarno, Di Piazza Manneh. All: Novellino

SICULA LEONZIO (3-5-2): Pane, Ferrini, Laezza, Aquilanti; De Rossi, Marano, D’Angelo, Megelaitis, Squillace; Miracoli, Russo (Rossetti). All: Torrente


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