Migliaia di arresti, dal 2013 a oggi, decine di operazioni e di latitanti arrestati. Tra i quali, i più famosi, Nuccio Mazzei 'u carcagnusu e Concetto Bonaccorsi 'u carateddu. A sostituirlo sarà Marco Basile, da Cagliari
Questura, il capo della squadra mobile lascia Catania Antonio Salvago andrà a dirigere il reparto di Napoli
Antonio Salvago non sarà più il capo della squadra mobile di Catania: dal 6 maggio sarà sostituito da Marco Basile, una nuova assegnazione che viene da Cagliari (ma con un passato napoletano). La notizia del cambio al vertice è stata diffusa dall’ufficio stampa della questura di Catania. Salvago andrà a dirigente la squadra mobile di Napoli, una delle più impegnative d’Italia. «Il dipartimento della Pubblica sicurezza – dice il questore Alberto Francini – consapevole di avere del dottor Salvago uno dei migliori investigatori a livello nazionale, ha voluto premiarlo per il suo impegno».
Nei primi mesi del 2019, spiega la questura, la squadra mobile di Catania ha raggiunto il risultato di 331 arresti, tra i quali 13 latitanti. Dal 2013 a oggi, tra gli arresti eccellenti portati a termine dal reparto diretto da Salvago si segnalano quello di Nuccio Mazzei (nel 2015) e Concetto Bonaccorsi (nel 2017). Il primo era ricercato da aprile 2014, quando era riuscito a sfuggire al blitz Scarface della guardia di finanza di Catania, ed è stato catturato a Ragalna, dov’era nascosto — disarmato — insieme alla moglie. Un vero e proprio capo, con un rispetto viscerale e profondo per il padre, Santo ‘u Carcagnusu. Il secondo, conosciuto come ‘u carateddu, è stato trovato nel giardino di una villetta di due piani in provincia di Pistoia, mentre era intento ad armeggiare con un braciere, la carbonella e una graticola. Si è pentito nel 2018.