Chiude Spaccio alimentareAuchan vende a Conad «Per i lavoratori rischio dell’ennesima bomba sociale»

Il supermercato all’interno del Centro Sicilia a Misterbianco, sotto il marchio della catena Spaccio alimentare, ha chiuso i battenti. Lo ha comunicato all’improvviso, nei giorni scorsi, la proprietà – l’impresa Distribuzione
Cambria
di Pace del Mela – ai 180 dipendenti in organico. «All’inizio ci era stato detto che il punto vendita non avrebbe chiuso perché sarebbe in atto una trattativa per l’acquisto con il gruppo Arena (Decò) – spiega a MeridioNews Vito Tringale, vice segretario della federazione etnea Ugl terziario – Lo scorso 10 aprile c’è stato anche un incontro formale ma, da allora a oggi, i procedimenti per le trattative si sono fermate e non sappiamo il motivo. La nostra preoccupazione – aggiunge – è che si perdano i posti di lavoro». 

Ufficialmente, gli operatori
che non si trovano in cassa integrazione saranno sin da subito impegnati nell’attività di inventario
della merce rimasta
dopo la svendita avvenuta nelle scorse settimane. «Tra i lavoratori, però, è alta la tensione per il rischio che si possa ripetere il caso Portali dell’anno scorso, quando il
negozio è stato svuotato dalla merce e dal personale e lasciato libero a un nuovo acquirente», ricorda Trigale. Da parte dei sindacati, già la scorsa settimana, c’è stata la richiesta di un incontro in prefettura «che abbiamo rinnovato nei giorni scorsi, sperando che ci convochino presto per capire quale sarà il futuro di questi lavoratori che – afferma il vice segretario – stanno vivendo una situazione pesante e non si può più giocare a carte coperte perché ci sono famiglie senza stipendio, con il posto di lavoro in bilico che stanno arrivando alla disperazione».

Altri punti vendita etnei di Spaccio alimentare – in viale Mario Rapisardi a Catania, al centro commerciale Le Vele di Acireale e un punto vendita ad Aci Sant’Antonio – sono già stati chiusi in passato. «La chiusura di adesso, per il nostro territorio e per il settore della grande distribuzione rischia di diventare l’ennesima bomba sociale – allerta Tringale – È necessario, infatti, che venga trovata una soluzione per potere applicare la continuità occupazionale e far transitare
le 180 unità nell’eventuale organico del nuovo acquirente, evitando che questi dipendenti formati e
professionalizzati nel tempo
, vengano lasciati sul lastrico o appesi a un filo senza le tutele che meritano». 

Altri movimenti bruschi della grande distribuzione organizzata etnea riguardano la cessione dei due punti vendita Auchan Retail (al centro commerciale  Porte di Catania e a Misterbianco) a Conad. Una mossa che rientra in decisioni aziendali a livello nazionale. «Conad a Catania, di fatto, acquisisce Auchan – va dritto al punto il segretario della Filcams Cgil di Catania, Davide Foti – e stiamo parlando 350-400 lavoratori tra full time e part time che non sanno cosa li attenda nel loro futuro. Il punto è che con questo passaggio – specifica – anche la dimensione delle strutture potrebbe cambiare per cui è possibile che ci siano dei licenziamenti, così come delle assunzioni». Futuro prossimo incerto, dunque. Dovuto anche al fatto che, a differenza di Auchan, Conad è una società cooperativa. «Una situazione di profonda instabilità sociale per cui abbiamo già chiesto un tavolo nazionale per fare chiarezza su tutta la partita – aggiunge Foti – perché è arrivato per il Governo il momento di muoversi anche in considerazione del fatto che stiamo parlando di un affare da un miliardo di euro». 

A preoccupare maggiormente i sindacati, però, è la condizione dei lavoratori della rete Sma Simply (di cui è proprietaria sempre la catena francese Auchan Retail) che, al momento, sembra essere lasciata in bilico in attesa di un accordo commerciale che ci sarebbe con un imprenditore locale. «In maniera informale – annuncia il segretario della Filcams Cgil – siamo venuti a sapere che ci sarebbe un interessamento da parte del gruppo Arena, ma non conosciamo né i termini né i contorni». Per i 264 lavoratori dei 33 punti vendita Sma in Sicilia è aperta una procedura di licenziamento. «Durante un incontro che abbiamo avuto con Sma, ci è stato detto che l’intenzione è quella di chiudere la procedura di licenziamento con un incentivo di 14 mensilità. Questo si traduce in 264 esuberi». Per il prossimo 28 maggio, intanto, è già in programma un appuntamento al Mise perché «è arrivato il momento – conclude Foti – di mettere mano al contratto collettivo di lavoro anche in questo settore».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]