Librino: 80enne spinto a terra, picchiato e rapinato Il 41enne arrestato poi rompe il naso a un poliziotto

Un ottantenne aggredito alle spalle, scaraventato a terra e rapinato del portafogli con 350 euro dentro. Un pluripregiudicato 41enne, già arrestato l’1 giugno dai carabinieri per evasione dai domiciliari, incrociato per la strada dai poliziotti. Gli agenti delle volanti che intervengono a Librino. È questo il quadro di quanto avvenuto nella serata di ieri, quando Paolo Gangi (classe 1978) è stato arrestato con l’accusa di rapina aggravata, evasione dai domiciliari (di nuovo), resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. 

Erano circa le 20.45 quando una telefonata alla sala operativa denunciava una rapina avvenuta in viale Castagnola. La vittima, un anziano signore, aveva denunciato di essere stato aggredito all’interno dell’androne del palazzo al numero civico 5, descrivendo con dovizia di particolari il proprio aggressore. Gli agenti delle volanti si sarebbero così accorti che la descrizione coincideva con quella di Paolo Gangi, visto a piedi proprio in viale Castagnola pochi minuti prima. L’uomo, alla vista delle volanti, avrebbe accelerato il passo e raggiunto velocemente casa sua, al civico 3 della stessa strada.

I poliziotti sono così andati a casa dell’uomo, che hanno trovato «nervoso e affannato», e con abiti diversi da quelli descritti dall’anziano. Gli altri vestiti, però, sarebbero stati rinvenuti pochi istanti dopo nel balcone della cucina. Del bottino, invece, non c’era traccia. Gangi è stato così arrestato e portato in questura, ma quando è stato smanettato avrebbe aggredito gli operatori di polizia che erano con lui con calci e pugni. A un agente ha rotto il setto nasale (35 giorni di prognosi), all’altro ha causato contusioni al torace e al ginocchio sinistro (prognosi di sette giorni). Ri-ammanettato, è stato portato nel carcere di piazza Lanza.

Gangi è noto alle cronache locali per un’altra rapina ai danni di una persona in là con gli anni: era agosto 2018 quando le immagini della violenta aggressione subita da una 74enne nell’androne del suo palazzo, in via Napoli, hanno fatto il giro d’Italia. Il fatto era avvenuto il 9 giugno, ma solo due mesi dopo le forze dell’ordine erano riuscite a rintracciare il presunto responsabile – Gangi, appunto – nella sua abitazione. Per sfilare la fede d’oro dal dito della donna, il rapinatore aveva finito per romperglielo.


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