Regionali, è lotta al manifesto selvaggio Campagna online: «Denunciate i politici»

«Ai candidati abusivi facciamo pubblicità… presso le autorità competenti». Le elezioni regionali del 28 ottobre si avvicinano e le città siciliane, come ad ogni turno elettorale, cominciano ad essere tappezzate di manifesti con improbabili slogan ed enormi primi piani, la cui affissione viola i termini di legge. Quest’anno però c’è chi promette di vigilare su questa pessima abitudine, a colpi di denunce. L’iniziativa parte dal consorzio Centro Commerciale Naturale di via Etnea, guidato da Domenico Ferraguto.

«Useremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per segnalare i casi di affissioni abusive», spiega Ferraguto. Oltre a una massiccia campagna pubblicitaria sui social network dei candidati pizzicati a violare le leggi, scatterà una denuncia al prefetto, al sindaco e ai vigili urbani di Catania. Dall’inizio della campagna elettorale i casi sono già due. Il primo è quello di Santo Primavera, candidato nelle liste dell’Udc. Il suo mezzo busto in camicia chiara e lo slogan «I giovani cambiano la Sicilia» campeggiava abusivamente sia sotto il ponte di Ognina, sia sotto quello di Monte Po. «Nel primo caso, a quanto ci risulta, il manifesto è ancora lì, mentre quello di Monte Po è stato rimosso dopo la nostra denuncia», precisa Ferraguto.

Nel secondo caso, i manifesti non riportavano nessuna faccia, ma solo una frase di colore blu su sfondo azzurro: «Per tutti quelli così come noi». Una fila interminabile fa bella mostra sul ponte all’altezza del tondo Gioeni. «Si tratta del lancio di una campagna pubblicitaria», spiega Ferraguto. Ma il candidato abusivo si è presto rivelato all’opinione pubblica. Si tratta di Gianluca Cannavò, candidato a sostegno di Nello Musumeci (Pdl-La Destra).  «Non è immaginabile che chi deve far tutelare le leggi non le rispetti – sottolinea il presidente del Centro commerciale naturale di via Etnea – Il decoro è la condizione essenziale per lo sviluppo della nostra terra, a cominciare dal turismo».

Il consorzio, tramite Twitter, ha inoltre contattato i principali candidati alla presidenza proponendo un «patto di fair play», cioè l’impegno a non ricorrere all’affissione abusiva. «Ci hanno già risposto positivamente Cancelleri (candidato del Movimento 5 stelle) e Fava (Sel-Idv-Fds-Verdi), aspettiamo gli altri». I promotori della campagna chiederanno ai vigili urbani di segnalare i manifesti abusivi nel periodo che intercorre tra la denuncia e la rimozione. «Così chi li guarderà saprà che quel candidato ha violato la legge», precisano. Per Ferraguto la campagna vuole essere anche «un invito ai politici a scendere in strada e confrontarsi in pubblico, perché i manifesti ormai servono a poco, anzi spesso la gente ride leggendo certi slogan». Tutti i cittadini sono invitati a segnalare casi di abusivo elettorale. Sulla pagina Facebook del consorzio è possibile scaricare il format per presentare la denuncia alle autorità competenti. Oppure saranno gli stessi promotori, contattati tramite un messaggio privato, ad inviare il modulo in formato Word.


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Il Centro commerciale naturale di via Etnea dichiara guerra ai politici che imbratteranno Catania in vista delle elezioni del 28 ottobre. La campagna «Ai candidati abusivi facciamo pubblicità… presso le autorità competenti» viaggia su un doppio binario: la denuncia e la pubblicità sui social network. Già due i casi registrati. Mentre Giancarlo Cancelleri e Claudio Fava sono, per ora, gli unici ad aver aderito ad «un patto di fair play» per evitare l'affissione selvaggia

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