Da circa tre mesi una voragine causa la chiusura alle auto e ai pedoni dell'ingresso Sud, nei pressi della chiesa di San Giacomo. Adesso l'assessore alle Manutenzioni spiega che sono finite le indagini sul terreno e inizierà il ripristino dei luoghi
«Presto sistemeremo la grande buca al cimitero» Annunciati i lavori per il camposanto di Paternò
Una grossa buca si è aperta ai piedi di una cappella gentilizia nel cimitero di Paternò. L’edificio funebre si trova nei pressi della parte finale del viale principale, all’altezza dell’ingresso Sud, non distante dalla chiesa di San Giacomo. Il buco nell’asfalto è presente da circa tre mesi e fino ad adesso gli uffici comunali non hanno provveduto a ripristinare le necessarie condizioni di sicurezza: tuttavia, per garantire l’incolumità di coloro che si recano al cimitero monumentale, l’ente comunale aveva adottato degli accorgimenti. In altri termini: aveva usato delle transenne per delimitare la zona. Chiudendo l’accesso da quel lato sia alle auto sia ai pedoni.
La situazione sta provocando molti disagi a coloro, soprattutto anziani, che usufruivano della possibilità di accedere a piedi a questa parte del camposanto per visitare le tombe dei propri cari, i loculi e le cappelle gentilizie. «Nostra madre viene a trovare papà – dicono due donne paternesi che accompagnano l’anziana – Lei ha problemi a deambulare. Prima che chiudessero il cancello, noi parcheggiavamo la macchina nel piazzale, percorrevamo cinquanta metri e arrivavamo alla tomba. Adesso, invece, bisogna camminare parecchio». Tanto che l’anziana, viste le difficoltà, sembra decisa a non andare più a trovare il marito defunto finché la strada non sarà ripristinata.
L’assessore comunale alle Manutenzioni Luigi Gulisano assicura che dalla prossima settimana si dovrebbe intervenire per la messa in sicurezza. «Abbiamo dato mandato a un professionista per monitorare la zona e indagare le cause che hanno portato al cedimento – dice Gulisano – Non è stato trovato nulla di pericoloso. Si era temuta una perdita d’acqua da una conduttura che avrebbe eroso il terreno, ma per fortuna non è niente del genere».