Cimitero di Paternò, resta il nodo della voragine  Chiusura per le auto e pedoni dell’ingresso sud

Il cimitero monumentale di Paternò continua ad attraversare la sua fase decadente. Un quadro non certo idilliaco quello gli utenti trovano quando si recano in visita ai propri defunti. In particolare tombe e vialetti – come i viali San Giuseppe, San Matteo e San Giovanni – sono ricolmi di erbacce e rifiuti. Altre parti risultano pericolanti in diversi punti con transenne che delimitano interi blocchi contenenti i loculi. Come la zona del viale San Luca e l’area sottostante. C’è poi la zona Cappuccini con decine di loculi ormai sul punto di collassare

Un nodo, quello delle zone pericolanti, che da decenni è oggetto di dibattito, senza tuttavia trovare le opportune soluzioni. Da un lato mancano i soldi per la messa in sicurezza ma, dall’altro, anche una collaborazione tra amministrazioni comunali e sovrintendenza ai Beni culturali. Altra problematica che ancora non è stata risolta è quella relativa alla formazione di una grossa buca, apertasi circa tre mesi fa, ai piedi di una cappella gentilizia nella parte finale del viale Principale, all’altezza dell’ingresso sud del cimitero, non distante dalla chiesa di San Giacomo. Gli uffici comunali hanno provveduto a delimitare la zona transennandola; chiudendo inoltre l’accesso al pubblico dal cancello che consente di entrare lungo viale Principale. 

L’assessore comunale Luigi Gulisano aveva dato rassicurazioni riguardo l’intervento ma, come segnalano alcuni lettori, la situazione sarebbe sempre identica. Stando alle ultime dichiarazioni di Gulisano a MeridioNews il ripristino dovrebbe essere in programma a partire da domani. 


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