Muos, la Procura calatina ordina il sequestro Anche il Comune contro l’antenna Usa

«Quando parliamo di Muos, parliamo di ambiente, salute, guerra e anche di mafia». Ha usato queste parole Enzo Traina, esponente del comitato No Muos di Niscemi, per definire l’impianto di antenne militari statunitense in costruzione in Sicilia nel suo intervento di ieri al consiglio comunale straordinario di Caltagirone. Un appuntamento voluto dagli amministratori calatini per esprimere la solidarietà della città e segnalare la partecipazione del Comune alla manifestazione nazionale di oggi contro il progetto. Un incontro che ha preceduto solo di poche ore la magistratura calatina. Nella notte, infatti, la Procura di Caltagirone ha sequestrato l’impianto per violazione delle leggi sull’ambiente. Provvedimento arrivato dopo un anno dall’avvio dell’inchiesta, a luglio 2011, sul piano Usa all’interno della riserva naturale orientata Sughereta di Niscemi in contrada Ulmo. Sito di interesse comunitario e dove è impossibile edificare. Gli indagati, per reati ambientali (ma potrebbero esserci altre ipotesi di reato), sarebbero già cinque.

Non potevano saperlo ieri i consiglieri e i membri esterni riuniti nell’aula consiliare di Caltagirone. Eppure, mentre loro discutevano dei danni all’ambiente e alla salute dell’antenna militare statunitense, i magistrati facevano apporre i sigilli alla struttura. Chiamati a partecipare alla seduta dal consigliere promotore Andrea Bizzini (Progetto Caltagirone), Enzo Traina, Fabio Piluso, dottore in Fisica, e Vincenzo Alba, esponente del comitato No Muos di Caltagirone, hanno spiegato all’aula i pericoli della base siciliana del sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza americano.

Formato da quatto stazioni di terra – già in funzione in Virginia, Hawaii e Australia – si tratta di un sistema di comunicazione per gli eserciti americani, capace di mettersi in contatto con le truppe sparse in tutto il mondo, spiega Traina. La portata del Muos, sottolinea, è di 150 chilometri: quanto basta per investire l’intera isola con i suoi effetti negativi sulla salute dell’uomo. Tra le conseguenze più comuni delle antenne di questo tipo ci sono tumori, leucemie infantili e aborti. Le onde elettromagnetiche interferiscono inoltre con le apparecchiature mediche – sedie a rotelle, pace-maker, by-pass – e con gli aerei, mandandone in tilt i comandi. «È dei nostri bambini che dobbiamo preoccuparci soprattutto», continua Traina. Ma non solo. «Perché il bosco di Santo Pietro, che abbraccia Niscemi, è il corridoio degli uccelli migratori su cui le onde elettromagnetiche causano enormi danni – continua il membro del comitato No Muos – Danni che si estendono anche su insetti ed api, mettendo così a rischio l’agricoltura della nostra terra». Per poi passare al capitolo legalità. Perché, sottolinea, alla ditta che ha vinto la gara per la costruzione della base di cemento dell’antenna manca il certificato antimafia.

Fabio Piluso, dottore in Fisica chiamato a intervenire nel consiglio straordinario, ha visitato di persona la base della Marina militare a Niscemi. Per i suoi studi, si è basato sulle relazioni tecniche del Politecnico di Torino di novembre 2011, a cura di Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu. «I documenti evidenziano gravi rischi sia per la salute sia per l’ambiente – spiega Piluso – E sono state prese in considerazione anche dal ministero dell’Ambiente». In seguito agli studi condotti, continua il fisico, l’esposizione ad onde elettromagnetiche provoca malattie gravi, soprattutto nei bambini e che ciò si verifica con sempre maggiore frequenza.

Rischi per la salute, per l’ambiente e per la legalità. E’ contro questi che si batte il comitato No Muos, spiega Vincenzo Alba, della sede di Caltagirone, che illustra all’aula lo stato della protesta. Manifestazioni locali, regionali e, oggi, nazionale. Progetti di sensibilizzazione. Audizioni in Parlamento, che non ha approvato il piano di installazione. Diverse amministrazioni vicine a Niscemi hanno invece già dato il via libera a un documento che si oppone alla realizzazione dell’antenna militare. Provvedimenti a cui ieri si è andato ad aggiungere quello del Comune di Caltagirone, votato all’unanimità, contro il Muos.


Dalla stessa categoria

I più letti

Poche ore prima della manifestazione nazionale di oggi contro il sistema di antenne militari statunitense, due novità arrivano da Caltagirone, comune vicino a Niscemi, sede dell'impianto. Mentre gli amministratori locali sono riuniti in un consiglio straordinario per approvare un provvedimento contro il piano americano, i magistrati calatini appongono alla struttura i sigilli per violazione delle leggi sull'ambiente. Gli indagati - nell'inchiesta partita a luglio dello scorso anno - sarebbero già cinque

Poche ore prima della manifestazione nazionale di oggi contro il sistema di antenne militari statunitense, due novità arrivano da Caltagirone, comune vicino a Niscemi, sede dell'impianto. Mentre gli amministratori locali sono riuniti in un consiglio straordinario per approvare un provvedimento contro il piano americano, i magistrati calatini appongono alla struttura i sigilli per violazione delle leggi sull'ambiente. Gli indagati - nell'inchiesta partita a luglio dello scorso anno - sarebbero già cinque

Poche ore prima della manifestazione nazionale di oggi contro il sistema di antenne militari statunitense, due novità arrivano da Caltagirone, comune vicino a Niscemi, sede dell'impianto. Mentre gli amministratori locali sono riuniti in un consiglio straordinario per approvare un provvedimento contro il piano americano, i magistrati calatini appongono alla struttura i sigilli per violazione delle leggi sull'ambiente. Gli indagati - nell'inchiesta partita a luglio dello scorso anno - sarebbero già cinque

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]