I lavori per la fermata ferroviaria nel cuore di Acireale Cautela sui tempi. «Ma non sarà solo una bella idea»

La fermata ferroviaria Acireale–Bellavista non è più solo una promessa. Rete ferroviaria italiana Comune di Acireale e Regione, i tre attori che in sinergia realizzeranno l’infrastruttura di via Vito Danna, lo scorso 25 luglio hanno sottoscritto l’intesa per portare avanti l’iter progettuale, che dovrebbe concludersi in autunno per poi lasciare spazio alla fase esecutiva. 

L’accordo, nonostante la cautela sui tempi di realizzazione, è stato certificato dal Comune con una delibera di giunta del 2 agosto. Alla luce di questi passaggi, dopo l’incontro di aprile con l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone in cui si sono decise le linee guida, l’ambizioso progetto della fermata del treno nel cuore di Acireale, in zona Cappuccini, può diventare realtà. A Rfi tocca realizzare il progetto, per dei lavori del valore di cinque milioni di euro che sono stati finanziati dalla Regione. L’opera, oltre alla fermata, comprenderà anche la realizzazione di una passerella di collegamento con il vicino parcheggio, panchine, pensiline e sottopasso, più un collegamento stradale della fermata con via Vito Danna. Il Comune di Acireale partecipa ai lavori con 600mila euro, somma decisa dopo gli studi effettuati sul territorio.

I vari passaggi che hanno portato all’avvio di questa fase progettuale sono stati illustrati stamane in conferenza stampa dal sindaco di Acireale Stefano Alì e dall’assessore alle Infrastrutture Carmelo Grasso. «Le linee guida che avevamo definito in primavera oggi si sono concretizzate con la delibera di giunta che abbiamo sottoscritto: Il Comune realizzerà la passerella che collega la stazione ferroviaria con il parcheggio Cappuccini – afferma Grasso a MeridioNews – Contiamo di finire questa fase progettuale nei prossimi sei mesi per poi passare all’inizio dei lavori nel 2020». Il Comune di Acireale ha definito l’entità dei lavori che dovrà andare a realizzare, incluse due rotonde nel tratto che collega la fermata alla strada statale: le somme e lo studio di fattibilità sono state decise insieme alla sede centrale di Rfi a Roma, per quello che l’assessore definisce «un unicum progettuale al cui interno ci sono diverse opere». 

Inoltre, Rfi si prenderà carico di richiedere la procedura degli espropri ai privati durante la realizzazione dei lavori: «Il Comune non può dare mandato perché ha un piano regolatore con i vincoli scaduti da 13 anni – continua Grasso -. Dopo queste fasi sarei contento e mi auspico che nel primo semestre del prossimo anno potremmo già dare l’affidamento dei lavori». Soddisfatto anche il primo cittadino Stefano Alì, che però è cauto nel dare tempistiche: «Stiamo portando avanti un progetto di cui si parla da trent’anni ed era destinato a rimanere sono una bella idea, come tante altre iniziative in questa città – dichiara -. Oggi siamo in una fase concreta di progettazione dopo vari studi condotti sul territorio. Non possiamo mettere la prima pietra all’opera, ma abbiamo in mano i primi documenti, che per la realizzazione sono fondamentali».


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