Elezioni Sicilia 2012, lo spoglio in diretta Vince Crocetta, M5S partito più votato

Sono andati alle urne in meno della metà per scegliere il futuro governatore della regione Sicilia e i 90 deputati all’assemblea regionale. Ieri alle 22, alla chiusura dei seggi, ha votato solo il 47,44 per cento degli aventi diritto siciliani. Quasi il 20 per cento in meno rispetto alle passate consultazioni regionali del 2008 (66,68 per cento), quando però si è votato fino alle 15 del giorno dopo. Alle 8 di oggi è cominciato lo spoglio delle schede per eleggere i candidati delle liste provinciali che supereranno lo sbarramento necessario del cinque per cento: 20 a Palermo, 17 a Catania, undici a Messina, sette ad Agrigento e Trapani, sei a Siracusa, cinque a Ragusa e tre ad Enna, per un totale di 80 seggi. Le dieci poltrone rimaste spettano rispettivamente al nuovo presidente – dieci i candidati in corsa -, al secondo classificato per numero di voti, e ai componenti del listino afferente alla lista regionale del vincitore, per raggiungere la maggioranza di 54 seggi.

ore 0.05: spoglio completato, dato definitivo regionale sui presidenti della Regione. Rosario Crocetta (Pd-Udc) ha vinto con il 30.48% delle preferenze e 616.912 voti complessivi. Staccato di cinque punti percentuali Nello Musumeci (Pdl-La Destra), 25.73% con 520.889 voti. Terzo è Giancarlo Cancelleri (Movimento 5 Stelle) che ottiene il 18.18% e 367.901 preferenze. Quarto Gianfranco Miccichè (Grande Sud-Partito dei Siciliani-Mpa-Fli) con 15.41% e 311.953 voti. Quinta la candidata della sinistra Giovanna Marano che si è fermata allo 6.06% e 122.607 preferenze. Tra i candidati minori il primo è il leader dei Forconi Mariano Ferro che ottiene l‘1.55%. Poi Cateno De Luca (Rivoluzione Siciliana) 1.24%, Gaspare Sturzo (Sturzo presidente) 0.95%, Giacomo Di Leo (partito comunista dei lavoratori) 0.22% e Lucia Pinsone (Voi volontari per l’Italia) 0.18%.

ore 23.10: il candidato più votato nel Comune di Catania è Luca Sammartino, dell’Udc, protagonista della vicenda della richiesta di voti da parte della clinica oncologica Humanitas ai malati di tumore. Ha ottenuto 4.112 voti. Segue Giancarlo Cancelleri, il candidato presidente del Movimento 5 Stelle presente anche nella lista provinciale per l’Ars, con 3.320 voti. Terzo Salvo Pogliese del Pdl con 2.925 voti. Seguono un altro Pdl, Dario Daidone con 2.549 voti, Valeria Sudano di Cantiere Popolare per Nello Musumeci con 2.434 voti, Toti Lombardo, il figlio dell’ex governatore, candidato tra le fila del Mpa con 2.360 voti. Nel Pd il più votato a Catania è stato Daniele Capuana con 1.782 voti, che precede la sindacalista Concetta Raia di appena 17 voti.

ore 22.50: completato lo spoglio nel Comune di Catania. Dati definitivi sia per i candidati presidente, sia per le liste. Nello Musumeci (Pdl-La Destra) è il candidato presidente più votato: 36.930 voti e 31.48% delle preferenze. Rosario Crocetta (Pd-Udc) è secondo con 31.801 voti e il 27.11%. Terzo è Giancarlo Cancelleri (Movimento 5 Stelle) con 21.904 voti e il 18.67%. Seguono Gianfranco Miccichè (Grande Sud-Partito dei Siciliani-Mpa-Fli) con 18.620 voti e il 15.87%; Giovanna Marano (Fds-Idv-Sel) 5497 voti e il 4.69%; Mariano Ferro 0.85%; Cateno De Luca 0.63%; Gaspare Sturzo 0.26%; Giacomo Di Leo 0.22%; Lucia Pinsona 0.21%. Per quanto riguarda le liste più votate, a Catania città il Pdl, trainato da Musumeci, si conferma il primo partito con il 17.08% (18.498 voti). Al secondo posto il Movimento 5 Stelle con il 16.70% (18.081 voti). L’Udc è terzo con il 13.09% (14.177 voti). Seguono il Partito dei Siciliani-Mpa con l’11.28% (12.212 voti), il Pd con il 9.36% (10.135 voti), Fli con il 7.52% (8.138 voti).

ore 22.45: scrutinio completato nella provincia di Siracusa per quanto riguarda i candidati alla presidenza. Crocetta 32.75%, Musumeci 22.56%, Cancelleri 17.94%, Miccichè 15.29%, Marano 6.4%.

ore 22.40: scrutinio completato nella provincia di Agrigento per quanto riguarda i candidati alla presidenza. Crocetta 32.95%, Musumeci 27.38%, Miccichè 18.02%, Cancelleri 15.02%, Marano 4.18%.

ore 21.40: scrutinio completato nella provincia di Caltanissetta per quanto riguarda i candidati alla presidenza. Crocetta 34.65%, Cancelleri 24.15%, Musumeci 20.41%, Miccichè 11.74%, Marano 3.27%.

ore 21.38: scrutinio completato nella provincia di Enna per quanto riguarda i candidati alla presidenza. Crocetta 32.66%, Musumeci 20.98%, Miccichè 19.74%, Cancelleri 18.08%, Marano 4.75%.

ore 21.35: scrutinio completato nella provincia di Ragusa per quanto riguarda i candidati alla presidenza. Crocetta 35.26%, Cancelleri 25.57%, Musumeci 20.38%, Marano 5.69%, Miccichè 5.47%.

ore 21.30: scrutinio completato nella provincia di Trapani per quanto riguarda i candidati alla presidenza. Crocetta 30.79%, Musumeci 25.49%, Cancelleri 17.99%, Miccichè 15.48%, Marano 5.99%.

ore 21.15: completato lo spoglio al Comune di Palermo. Giancarlo Cancelleri del Movimento 5 Stelle è stato il candidato alla presidenza più votato con il 24.11% delle preferenze e 55.966 voti. Secondo Rosario Crocetta (Pd-Udc), 23.86% e 55.375 voti. Terzo Nello Musumeci con il 22.39% e 51.980 voti. Seguono Gianfranco Miccichè (Grande Sud-Partito dei Siciliani-Mpa-Fli) al 15.21%; Giovanna Marano (Fds-Idv-Sel) al 10.81%; Gaspare Sturzo al 1.95%; Cateno De Luca (Rivoluzione Siciliana) al 0,72%; Mariano Ferro (Forconi) 0,6%; Giacomo Di Leo (Partito comunista dei lavoratori) 0,19%; Lucia Pinsone 0,16%. Il Movimento 5 stelle nel capoluogo è il partito più votato con il 20.09% delle preferenze. Secondo il Pd con il 12.28%. Terzo, ed è un risultato storico in negativo a Palermo, il Pdl con il 10%. Seguono Grande Sud con l’8.39%, l’Udc 7.89%, Partito dei Siciliani-Mpa 6,97%.

ore 20.40: in attesa dei risultati definitivi (mancano ancora poco meno di 600 sezioni in tutta l’isola) il Movimento 5 stelle si conferma il partito più votato ed è impressionante il dato delle principali città. Provincia per provincia, il partito di Grillo ha fatto il pieno di voti nei capoluoghi e nei centri più importanti. In provincia di Trapani vince nei Comuni di Trapani, Alcamo, Marsala, Erice e Castelvetrano. Nel Palermitano è davanti a Bagheria e a Palermo, dove doppia i voti presi dal Pdl in caduta libera. In provincia di Messina è primo a Giardini Naxos e Taormina, mentre nel capoluogo è secondo dietro il Pd. E’ in testa ad Agrigento e Sciacca. Exploit a Caltanissetta, città del candidato Cancelleri, dove il Movimento 5 stelle ottiene il triplo dei voti rispetto all’Udc, secondo partito della città, vince a San Cataldo ed è secondo a Gela, città di Crocetta dove è in testa il Pd. Il partito di Grillo vince ad Enna, Ragusa, Modica, Vittoria, Augusta, Avola, Siracusa (dove ha il doppio delle preferenze rispetto al Pdl che è secondo). A Catania si invertono i posti: primo il Pdl, poco dietro il Movimento 5 stelle, che invece è primo a Caltagirone, Misterbianco, San Giovanni La Punta, San Gregorio e Tremesteri. Quello dei grandi centri è un dato importante soprattutto nell’ottica delle prossime elezioni nazionali.

ore 20.10: dati regionali, 4483 sezioni scrutinate su 5308. Crocetta 30,87%, Musumeci 25,44%, Cancelleri 18,01%, Miccichè 15,5%, Marano 5,96%, Ferro 1,68%, De Luca 1,14%,  Sturzo 0,97%, Di Leo 0,24%, Pinsone 0,18%.

ore 20.00: per Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl, il successo di Grillo e il forte astensionismo indicano che “il vento dell’antipolitica è fortissimo“. “Bersani parla di un risultato storico ma, se esso va definito con questo aggettivo, ciò deriva proprio dall’esplosione del fenomeno dell’antipolitica con questa forte ricaduta elettorale”. Cicchitto non ammette la sconfitta del Pdl. Afferma che il partito e le forze alleate “hanno tenuto”, ma elenca tre fattori che hanno pesato: “il voto disgiunto messo in atto chiaramente da Lombardo, la rottura del centrodestra, l’inopinata alleanza con la sinistra dell’Udc e il fuoco amico che ha bombardato Alfano negli ultimi giorni”.

ore 19.55: il segretario del Pdl Angelino Alfano non pensa affatto alle dimissioni dopo la sconfitta di Musumeci. Lo ha comunicato in conferenza stampa. “Al contrario ho annunciato qualcosa che va anche oltre: mi candido alle primarie del Pdl“.

ore 19.45: dopo le polemiche pre-voto all’interno della Cgil, Ferruccio Donato, reggente della Cgil Sicilia, esprime soddisfazione per la vittoria di Crocetta. “Ha vinto il cambiamento. Ci auguriamo che si cominci subito adesso a dare soluzione ai molti problemi della Sicilia e a restituire alla politica quella credibilità che l’elevato astensionismo conferma fortemente minata. Dal nuovo governo la Cgil si aspetta adesso atti immediati che diano il segno della discontinuità, a cominciare dal taglio dei costi della politica. Da affrontare subito – aggiunge – ci sarà il tema del risanamento finanziario, operazione da portare avanti col massimo del rigore, affinché si possa cominciare a parlare di politiche di sviluppo e del lavoro”.

ore 19.40: anche il Guardian, quotidiano inglese, parla della vittoria di Rosario Crocetta, “the gay governor”. Qui il link all’articolo.

ore 19.05: per il segretario del Pdl Angelino Alfano “il risultato del 25% della nostra area che fa riferimento a Musumeci è straordinariamente positivo“. “Alle condizioni date – aggiunge – è la prova che il centrodestra c’è ed è potenzialmente vincente. Bisogna unificare l’area alternativa alla sinistra e parlare a quell’elettorato che anche in Sicilia ha deciso di non andare a votare”. Alfano fa riferimento ai voti ottenuti dal candidato Musumeci, ma, almeno per ora, non parla delle percentuali del Pdl che è crollato in quasi tutta la Sicilia (regge a Catania), finendo per essere il terzo partito dell’isola, con poco più dell’11 per cento, dopo il Movimento 5 stelle e il Partito Democratico.

ore 18.50: il comitato elettorale catanese di Nello Musumeci era pronto per la festa, invece sono rimasti in pochi. A presidiare la sede di via San Giuliano c’è qualche decina di sostenitori che continua a guardare il rullo di notizie di Sky Tg 24. Mentre Musumeci e gli altri politici del Pdl si spostano a Palermo, il senatore Adolfo Urso commenta la sconfitta. “E’ uno tsunami politico, Pdl e Pd sono sotto il 15 per cento, mentre è impressionante il dato dell’astensionismo. In pratica Crocetta è stato scelto solo da un siciliano su sette”. Sul tonfo del Pdl, Urso non si nasconde. “La colpa è di Berlusconi – continua Urso – che non ha fatto un passo indietro mesi fa e di altri politici come la Santanchè che sono intervenuti nel dibattito in maniera molto negativa”. Ma il senatore lancia anche accuse in merito al voto disgiunto nelle liste di Gianfranco Miccichè, candidato sostenuto dal Mpa di Raffaele Lombardo. “Le sue liste hanno il 5 per cento di voti in più rispetto al candidato, soprattutto a Catania e Messina. Dove sono andati tutti queste preferenze?”. Sottolinea che una coalizione allargata del centrodestra “che comprende Casini e la coalizione di Miccichè compreso Lombardo, supererebbe il 50 per cento, mentre le liste di sinistra si fermerebbero al 25 per cento”. Mentre sulla maggioranza che dovrà guidare la Regione spiega: “Il Pdl non vuole assessori, dobbiamo sostenere i contenuti ed il programma, non il governo. Rimaniamo l’alternativa a questo governo”.

ore 18.45: dati regionali, 4054 sezioni scrutinate su 5308. Crocetta (Pd-Udc) 30,96%, Musumeci (Pdl-La Destra) 25,24%, Cancelleri (M5S) 18,17%, Miccichè (Grande Sud-Mpa-Fli) 15,36%, Marano (Fds-Sel-Idv) 5,96%.

ore 18.36: “Voi avete sempre sostenuto che io ero l’erede prima di Cuffaro e poi di Lombardo senza tener conto che sulle mie spalle pende una condanna a morte da parte della mafia”. A dirlo il candidato alla presidenza di Pd, Udc, Api e Psi Rosario Crocetta, a Palermo, rivolgendosi ai giornalisti che chiedevano come avrebbe fatto a governare senza maggioranza. ”Continuate – ha concluso – a non prendere atto che abbiamo vinto nonostante una campagna stampa ostile”.

ore 18:24: ‘Il dato politico” che emerge dal voto in Sicilia e’ quello ”della continuita” del governo che ha distrutto la Sicilia”, afferma il candidato governatore del centrodestra, Nello Musumeci. ”Il Pd – aggiunge – ha governato fino alla scorsa settimana e continuera’ a farlo per i prossimi anni. L’Udc lo ha fatto col Pd e continuera’ ancora. Lombardo dara’ 7-8 deputati che mancano a Crocetta per fare la maggioranza. Cosa e’ cambiato? E’ – conclude Musumeci – veramente la terra dei gattopardi”, dice.

”Per quanto riguarda il centrodestra non ci siamo fatti mancare niente in queste ultime settimane: la sentenza di condanna di Berlusconi a pochi giorni dal voto, il fuoco amico della Santanche’, qualche leggerezza nella preparazione delle liste, il dibattito interno un po’ troppo acceso, l’incertezza sulla leadership del partito di maggioranza relativa all’interno della nostra coalizione”.

ore 18.10: risultato definitivo al comune di Agrigento. Primo Rosario Crocetta con il 27.24%, secondo Giancarlo Cancelleri con il 24%, terzo Nello Musumeci con il 23.34%.

ore 18.05: il candidato del Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri annuncia che il primo provvedimento che gli eletti del partito di Beppe Grillo presenteranno all’Ars “riguarderà il taglio ai costi della politica e ai privilegi, quindi stipendi a 2 mila e 500 euro”.

ore 18.00: Gianfranco Miccichè, candidato alla presidenza di Grande Sud-Fli-Mpa conferma che saranno eletti della sua coalizione 14 deputati. ”Il dato incontrovertibile di queste elezioni regionali è che alcuni vecchi partiti sono morti e nasce il partito siciliano che può già contare su una base del 20%. Sarà presente all’Ars con un gruppo di almeno 14 deputati e farà sentire la sua voce e il suo peso in ogni decisione del governo”. Lo afferma, in una nota, il parlamentare nazionale di Grande Sud Gianfranco Miccichè, commentando l’esito delle elezioni regionali in Sicilia. ”Speravo personalmente – aggiunge il leader del movimento arancione – in un risultato leggermente migliore ma il dato di Grillo e una difficile campagna elettorale, nella quale non si è parlato di programmi, alla fine ci hanno un po’ penalizzato”. ”Facciamo i migliori complimenti a Rosario Crocetta – conclude – e gli auguriamo un buon lavoro, nella speranza che si possa realmente creare una stagione di nuovo sviluppo per la Sicilia”.

ore 17.55: a due terzi dello spoglio il Movimento 5 stelle si conferma il partito più votato a livello regionale con 188.905 voti, secondo il Pd con 171.873 voti, terzo il Pdl con 153.100 voti, quarto l’Udc con 132.851 voti, quinto il Partito dei Siciliani-Mpa con 118.520 voti.

ore 17.45: Il governatore dimissionario Raffaele Lombardo si dice sereno sul 9 per cento ottenuto dal Partito dei siciliani-Mpa del candidato alla presidenza Gianfranco Micciché. “E’ un risultato accettabile – dice commentando il voto – anche se frutto di una critica. E’ evidente che dobbiamo mutare qualcosa”. Il leader del Movimento per le Autonomie – che oggi festeggia i suoi 62 anni – parla anche della probabile elezione all’Ars di suo figlio Toti. “Staremo in famiglia”, ha commentato, aggiungendo che “darà consigli solo se richiesti” e che “lotterà da uomo libero” per sé e la sua terra.

ore 17.25: la situazione a Catania e provincia. Nel comune di Catania sono state scrutinate 202 sezioni su 335. Nello Musumeci è il candidato alla presidenza più votato con il 31.60% delle preferenze e 21.199 voti, secondo Rosario Crocetta con il 26,85% e 18.012 voti, terzo Giancarlo Cancelleri con il 18,72%. A ruota Gianfranco Miccichè 15,87% e Giovanna Marano con il 4,86%. Per quanto riguarda le singole liste, in città è testa a testa tra il Pdl, avanti con il 17,37% dei voti, e il Movimento 5 Stelle con il 16,88%. Terzo partito è l’Udc con il 12,95%, seguito dal Partito dei Siciliani con l’11,07%, Partito Democratico 9,10%, Futuro e Libertà 7,45%. In provincia di Catania, con 519 sezioni scrutinate su 1130, Nello Musumeci continua ad essere il candidato più votato con il 33,12% delle preferenze, Crocetta è secondo con il 28,98%, terzo Miccichè con il 15,75%, seguito da Cancelleri al 13,92% e da Giovanna Marano con il 5,17%. Sempre a livello provinciale la lista più votata è quella del Pdl (17,97% dei voti), secondo il Partito dei Siciliani-Mpa (15,87%), terzo l’Udc (14,22%), poi il Movimento 5 Stelle (11,64%) e il Partito Democratico (10,04%).

ore 17.18: dati regionali, 3401 sezioni scrutinate su 5308. Crocetta ha più di 75mila voti di vantaggio su Musumeci. Il candidato Pd-Udc è al 31,07%, Musumeci al 24,92%. Seguono Cancelleri (Movimento 5 Stelle) al 18,43%, Miccichè (Mpa-Grande Sud-Fli) al 15,15%, Marano (Fds-Idv-Sel) al 6%.

ore 17.15: “Sono serena, è un voto complesso – sono le prime parole della candidata della sinistra Giovanna Marano – Più di un siciliano su due non ha votato e questo lo avevamo detto in tempi non sospetti sottolineando che non avrebbe aiutato a cambiar pagina, mentre il voto di protesta è stato assorbito dal Movimento 5 stelle. Il grande rammarico è non aver presentato una lista unica col Pd. Non abbiamo assicurato una rappresentanza parlamentare a un’Assemblea regionale che ne aveva bisogno. Ma il progetto di Libera Sicilia non finisce qui”. Claudio Fava su twitter attacca: “Il governo Crocetta si muoverà in perfetta continuità con l’infelice stagione politica appena archiviata”.

ore 17.06: Rosario Crocetta, acclamato a Palermo dalla folla al grido di “Presidente, presidente”, parla delle possibili alleanze e afferma di voler “cercare una maggioranza sui singoli provvedimenti all’Ars. Non farò inciuci, la mia storia me lo impone”. Di tutt’altro avviso Giancarlo Cancelleri (Movimento 5 stelle) che teme il formarsi di una grande coalizione sul modello della maggioranza che sostiene il governo Monti. “Crocetta non avrà i numeri per governare da solo – afferma Cancelleri –  e dovrà rivolgersi, guarda caso, proprio a Musumeci. Anzi, non è escluso che possa venir fuori un governo a tre Pd-Udc-Pdl, che anticipa la coalizione da qualcuno auspicata per il futuro a livello nazionale”. Sulla possibilità che ci siano stati inciuci ha aggiunto: ”Io non so se inciucio c’è stato. Certo quella cravatta arancione indossata da Crocetta al dibattito tra i candidati alla presidenza, ben sapendo che era il colore politico di Miccichè, lascia qualche dubbio”.

ore 17: inizia il toto alleanze. Qualunque coalizione vincerà, infatti, non avrà la maggioranza per governare (46 deputati su 90). Il primo a proporre una collaborazione, neanche tanto a sorpresa, è Fabio Granata di Futuro e libertà, secondo cui la soluzione vincente sarà un’alleanza tra Pd e le forze di centro (Udc, Fli e autonomisti). ”La vittoria di Rosario Crocetta – afferma Granata – rappresenta un’opportunità di cambiamento importante, nel caos del quadro politico siciliano. Il mio sostegno e quello di tanti dirigenti e candidati di Fli può diventare la base di una collaborazione ad un progetto di innovazione e legalità e, insieme all’Udc e agli autonomisti rappresentare un’area politica molto ampia sulla quale costruire la lista per l’Italia e una alleanza con il Pd che da siciliana può diventare nazionale e vincente”. Bisognerà vedere se Granata parla per il suo partito, Fli, che tuttavia non sembra possa superare la soglia di sbarramento del 5% e quindi non porterà nessun deputato all’Ars, o se le sue dichiarazioni rispecchiano la volontà dell’intera coalizione (Partito dei siciliani-Mpa-Grande Sud) che ha sostenuto Miccichè nella campagna elettorale.

ore 16.50: dati regionali, 2869 sezioni scrutinate su 5308. Crocetta (Pd-Udc) al 30,88%, Musumeci (Pdl-La Destra) al 24,85%, Cancelleri (Movimento 5 Stelle) al 18,38%, Miccichè (Grande Sud-Partito dei Siciliani-Mpa) al 15,27%, Marano (Fds-Idv-Sel) al 6,20%, Ferro (Forconi) 1,76%, De Luca (Rivoluzione Siciliana) 1,38%, Sturzo 1,07%, Di Leo (partito comunista dei lavoratori) 0,25%, Pinsone (Voi volontari per l’Italia) 0,17%.

ore 16.46: “E’ la storia che cambia con me. In altri tempi uno come me non sarebbe stato eletto”. Rosario Crocetta è ormai sicuro della vittoria e si lascia andare a commenti entusiasti, dirigendosi verso il suo comitato elettorale a Palermo, circondato dalla folla.

ore 16.40: in base ai risultati a metà dello scrutinio, la coalizione vincente – qualunque essa sia – non otterrà la maggioranza dei deputati all’Ars (46 su 90). Le liste che hanno superato lo sbarramento del 5% sono 9 su 20: per la coalizione di Rosario Crocetta, al Pd andrebbero 14 seggi, 12 all’Udc, 5 alla lista Crocetta presidente, per un totale di 31 seggi. In caso di vittoria, Crocetta farebbe parte dell’Ars e potrebbe contare sugli 8 nomi del listino, raggiungendo così 40 deputati a sala d’Ercole. Nella coalizione di Musumeci il Pdl otterrebbe 14 parlamentari, il Pid 4 e la lista Musumeci 4, per un totale di 22, oltre allo stesso Musumeci che se arrivasse secondo (come pare ormai probabile) avrebbe diritto al seggio . I partiti della coalizione di Gianfranco Miccichè avrebbero 13 deputati (3 di Grande Sud e 10 del Pds – ex Mpa – di Raffaele Lombardo). Infine, il Movimento 5 Stelle si attesterebbe a 14 deputati. Tra i partiti che resterebbero fuori dall’Ars, anche Fli (apparentato con Miccichè); Idv, Federazione della sinistra e Sel che sostengono Giovanna Marano.

ore 16.30: il Pdl è per ora il terzo partito in Sicilia, dopo Movimento 5 Stelle e Pd. Crollo verticale a Palermo, storica roccaforte. Ignazio La Russa ammette la sconfitta, ma sottolinea che il dato della Sicilia non deve “essere accostato accostare al destino di Angelino Alfano che è segretario di questo partito”. Per l’esponente del Pdl originario di Paternò “non c’è stato un risultato eclatante dei grillini“. “Noi ci siamo divisi in tre liste per offrire una gamma di scelte ai cittadini. Non è una consolazione – spiega La Russa – perchè io speravo e contavo di vedere Musumeci riuscire a vincere , nonostante il periodo difficilissimo che sta vivendo il centrodestra per motivi interni. Ma il risultato è onorevole”.

ore 16.25: nel Comune di Palermo con 500 sezioni scrutinate su 600, è testa a testa tra Rosario Crocetta, candidato Pd-Udc, (23.82% – 45260) e Giancarlo Cancelleri, Movimento 5 Stelle, (23.75% – 45116). Terzo Nello Musumeci, Pdl-La Destra, con il 22.58% e 42905.

ore 16.18: in provincia di Catania, a un quarto dello scrutinio effettuato (275 sezioni su 1130) il Popolo delle Libertà è il partito più votato con il 19,99% delle preferenze. Secondo il Partito dei Siciliani-Mpa 15,44%, terzo l’Udc con il 13,29%, quarto il Movimento 5 Stelle con il 10,51% (mentre a Catania città è primo), quinto il Partito Democratico con il 10,39%.

ore 16.05: per il segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani, il risultato che si sta profilando in Sicilia è “storico“. “Dal dopoguerra ad oggi non ci ha mai visto realmente competitivi e che ora pare dimostrare che si può essere anche vincenti”, ha detto Bersani.

ore 15.55: dati regionali, 2290 sezioni scrutinate su 5308. Crocetta allunga ancora su Musumeci. Il candidato Pd-Udc è primo con il 30,79%, circa 47mila voti in più di Musumeci che si ferma al 24,8%. Stessa differenza di voti tra il secondo e il terzo, il candidato del Movimento 5 stelle Giancarlo Cancelleri che ha il 18,84%. Miccichè al 14,93%. Marano 6,2 %. Tra i candidati minori Mariano Ferro (Forconi) 1,83%, Gaspare Sturzo 1,08%, Cateno De Luca (Rivoluzione Siciliana) 1,07%, Giacomo Di Leo (Partito comunista dei lavoratori) 0,25%, Lucia Pinsone 0,17%.

ore 15.46: nella provincia di Catania 252 sezioni scrutinate su 1130. Nello Musumeci (Pdl-La Destra) è il candidato più votato con il 35,1%. Rosario Crocetta (Pd-Udc) è secondo con il 27,9%. Terzo Miccichè al 15,24%. Quarto Cancelleri (Movimento 5 stelle) con il 12,61%.

ore 15.35: anche a Catania città il Movimento 5 stelle diventa il partito più votato sorpassando il Pdl. Con 80 sezioni scrutinate su 335, il partito di Grillo ottiene il 16,77% contro il 16,66% del Pdl. Una differenza di appena 24 voti (3.651 contro 3.627)

ore 15.25: con 2021 sezioni scrutinate su 5308, il vantaggio di Crocetta su Musumeci rimane di cinque punti percentuali, circa 37 mila voti. Il candidato di Pd e Udc è primo con il 30,4%, secondo Musumeci al 25%. Cancelleri 18,7%. Miccichè 15,35%, Marano 6,2%.

ore 15.10: il Movimento 5 Stelle per ora è il partito più votato in quasi tutte le principali città dell’isola. E’ primo nelle città di Palermo (19.37%), Siracusa (19.96%), Agrigento (18.77%), Ragusa (28.9%), Trapani (19%), Caltanissetta (31%), Enna (24.7%). E’ secondo a Messina città dietro il Pd. Secondo anche a Catania preceduto dal Pdl.

ore 15: i risultati parziali del voto siciliano cominciano a provocare le reazioni politiche. Leoluca Orlando, sindaco di Palermo: “Dopo Palermo, il cui sindaco è stato eletto a maggio con oltre il 60% dei voti in piu’ rispetto alla coalizione che lo sosteneva, arriva dalle urne siciliane una ulteriore conferma della fine del sistema dei partiti e della rappresentanza così come li abbiamo conosciuti, travolti oggi dalla valanga astensionista che ha lasciato a casa per la prima volta nella storia la maggioranza degli elettori”. Per Francesco Pionati, segretario nazionale dell’Alleanza di Centro, “le elezioni regionali hanno terremotato la Sicilia come mai prima. Governare, stretti nella morsa tra protesta, mancanza di risorse e aumento della povertà, sarà impresa disperata”.

ore 14.55: al momento, Sinistra e Libertà, Italia dei Valori e Futuro e libertà rischiano di non eleggere nessun rappresentante all’Assemblea Regionale Siciliana, in quanto nessuno dei tre partiti supera la soglia di sbarramento del 5 per cento. Nel dettaglio l’Idv è ferma al 3,21%, Sel-Fds 3,13%, Fli 4,06%.

ore 14.40: dati regionali, 1646 sezioni scrutinate su 5308. In testa Rosario Crocetta (Pd-Udc) con il 31,16% (170mila voti). Staccato di quasi sei punti percentuali Nello Musumeci (Pdl-La Destra) al 25,22% (137mila voti). Terzo Giancarlo Cancelleri (Movimento 5Stelle) con 17,89% (97mila voti). Seguono Gianfranco Miccichè (Grande Sud-Mps) con il 15,44% (84mila voti) e Giovanna Marano (Fds-Idv-Sel) con il 5,86% (32mila voti).

ore 14.00: con 1.332 sezioni scrutinate su 5.308, il Movimento 5 Stelle è il partito più votato in Sicilia con 58.482 voti, segue il Partito Democratico con 54.616, terzo il Pdl con 51.219 voti.

ore 13.45: dati ufficiali a livello regionale. Sezioni scrutinate 1.082 su 5308. Crocetta primo con il 31,44% mantiene il vantaggio su Musumeci al 26,11%. Terzo e in crescita Cancelleri, del Movimento 5 stelle, con il 17,5%. Seguono Miccichè (Mps-Grande Sud) 15%, Marano (Sel-Idv-Fds) 5,28%.

ore 13.40: a Catania città, con 24 sezioni scrutinate su 335, testa a testa tra Pdl e Movimento 5 stelle come partito più votato. Pdl avanti con il 16,96%, M5S 16,73%. Seguono Udc 13,95%, Partito dei Siciliani-Mpa 9,81%, Pd 9,56%.

ore 13.15: il Partito Democratico a scrutinio parziale, risulta il partito più votato in Sicilia. Segue, staccato di circa mille voti, il Movimento 5 stelle, terzo il Pdl. Seguono Udc, Mps, lista Crocetta presidente e Grande Sud. Rilevante il dato di Palermo città (172 sezioni su 600) dove il Pdl crolla e il Movimento 5 stelle è primo con 18,39%. Segue il Partito Democratico con l’11,33%, poi Pdl 9,55%.

ore 13.00: dati ufficiali regionali. 716 sezioni scrutinate su 5308. Crocetta mantiene il vantaggio su Musumeci. Il candidato di Pd e Udc è primo con il 31,81%, Musumeci segue con il 26%. Poi Cancelleri 16,1%, Miccichè 15,83%, Marano 5,16%.

ore 12.55: nelle prime ore dello spoglio Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento 5 stelle, si era accreditato una percentuale compresa tra il 25 e il 27%. Con poco meno del 10% delle sezioni scrutinate, il candidato di Beppe Grillo è quarto con il 15,69%. Trapani e Ragusa sono le province dove fino ad ora ha ottenuto più voti. Rispettivamente il 23% e il  22%. Percentuali molto più basse nelle tre province orientali, Messina al 9%, Catania e Siracusa all’11%.

ore 12.40: dati ufficiali a livello regionale, 499 sezioni scrutinate su 5308. Rosario Crocetta sempre in testa con il 31,52%. Si riduce la differenza con Nello Musumeci che è secondo con il 26%. Seguono Miccichè con il 16,6%, Cancelleri 15,69%, Marano 5,69%.

ore 12.35: a Catania città primo Nello Musumeci con il 31,05%, seguono Crocetta 26,92%, Cancelleri 19,32%, Miccichè 15,51%, Marano 5,19%. Sezioni scrutinate: 42 su 335.

ore 12.30: nella provincia di Catania primo è Nello Musumeci con il 35,3%, seguono Rosario Crocetta 24,5%, Gianfranco Miccichè 16,2%, Giancarlo Cancelleri 12,8%, Giovanna Marano 6,7%.

ore 12.20: Rosario Crocetta stacca nettamente Nello Musumeci. Sette punti percentuali dividono i due candidati. Crocetta è primo con il 32% dei voti, Musumeci al 25%. Il candidato di Pd e Udc è quasi al 40% nelle province di Ragusa e Messina. Avanti anche a Caltanissetta, Agrigento e Siracusa. Nello Musumeci è in testa nelle province di Catania e Palermo, e di poco anche a Trapani.

ore 12.15: scrutinati i voti di 236 sezioni su 5308, per le elezioni regionali, il candidato alla presidenza della Regione siciliana Rosario Crocetta è in vantaggio col 31,36% seguito da Nello Musumeci col 27,15%, da Gianfranco Miccicchè col 17% e Giovanni Cancelleri col 15%

ore 11.55: mentre a livello regionale Crocetta è in testa, nelle città di Catania e Palermo primo risulta il candidato del Pdl Nello Musumeci. A Catania, 20 sezioni scrutinate su 355: avanti Nello Musumeci al 29,60%, seguono Rosario Crocetta al 26,15%, Giancarlo Cancelleri al 18,35%, Gianfranco Miccichè al 17,87%, Giovanna Marano al 6,39%, Mariano Ferro 0,53%, Cateno De Luca 0,41%, Giacomo Di Leo 0,33%, Lucia Pinsone 0,23%, Gaspare Sturzo 0,15%. A Palermo, scrutinate 53 sezioni su 600: in testa Nello Musumeci con il 24.04%, seguono Crocetta 23,56%, Cancelleri 19,88%, Miccichè 19,26%, Marano 9,62%.

ore 11.50: dati ufficiali regionali, scrutinate 172 sezioni su 5308. Rosario Crocetta è al 30.43%, seguito dal candidato del centrodestra Nello Musumeci al 28.59%; recupera Gianfranco Miccichè al 18.11%; per il grillino Giancarlo Cancelleri il 13.23%; Giovanna Marano raccoglie il 4.56% dei consensi; Mariano Ferro è al 2.77%. Gli altri candidati non arrivano all’1%

ore 11.34: Scrutinate 46 sezioni su 600 a Palermo. In testa il candidato Crocetta con il 24, 51 segue Musumeci con il 24,38 per cento . Micciché è al 20,04 per cento, Cancelleri al 20,66 per cento, Marano al 9,41 per cento. Ad Agrigento sono due su 55 le sezioni scrutinate. In testa Cancelleri con il 29,39 per cento. Seguono Crocetta con il 27,10 per cento e Musumeci con il 23,05 per cento.

ore 11.25: dati ufficiali a livello regionale, prime 39 sezioni su 5.307: in testa il candidato di Pd e Udc Rosario Crocetta con il 32% seguito dal candidato di Pdl, Pid e La destra Nello Musumeci con il 25%. L’esponente del movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri ottiene il 16% mentre Gianfranco Miccichè di Grande Sud, Partito dei siciliani e Fli il 15%. Marano Giovanna al sei per cento.

ore 11.15: a Palermo scrutinate 19 sezioni su 600. Avanti Nello Musumeci con il 25.92%, Rosario Crocetta 23.08%, Gianfranco Miccichè 22.67%, Giancarlo Cancelleri 17.8%, Giovanna Marano 7.84%. Dati ufficiali del comune di Palermo.

ore 11.10: a Catania 7 sezioni scrutinate su 335. Avanti Nello Musumeci con il 31,04% dei voti, Rosario Crocetta 25,23%, Gianfranco Miccichè 18,64%, Giancarlo Cancelleri 16,34%, Giovanna Marano 6,88%. Dati ufficiali pubblicati sul sito del Comune di Catania.

ore 11.05: Giancarlo Cancelleri si dice “sereno”. “Non mi aspettavo questo exploit, è già una prima vittoria”. Il candidato del Movimento 5 stelle parla già di futuro. “In caso di vittoria, il mio primo atto sarà quello di mettere ordine nei conti della Regione Siciliana. Poi dobbiamo pensare a creare lavoro e sviluppo. Non mi aspettavo un dato così alto invece sul fronte dell’astensionismo. Questo dispiace”. Grillo nel frattempo invita a seguire la diretta sul canale youtube del Movimento 5 stelle.

ore 11.00:  a Palermo 14 sezioni scrutinate su 600. Dati che non corrispondono alle percentuali date dal Movimento 5 stelle. Nel capoluogo ci sarebbe un testa a testa tra Nello Musumeci (23,71%), Rosario Crocetta, 23,6%, e Gianfranco Micciche’ con il 23,46%. Cancelleri e’ al 18,14%. Dietro Giovanna Marano con l’8,32%.

ore 10.55: dalla sede del comitato a Caltanissetta Giancarlo Cancelleri comunica ai giornalisti di essere avanti in quasi tutta la Sicilia. “I risultati finora ci danno primi in Sicilia con il 25-27%, ma è presto per esultare. A Messina siamo avanti a Musumeci, a Caltanissetta stiamo vincendo alla grande, buoni i risultati che arrivano da Palermo mentre a Catania siamo testa a testa proprio con Musumeci”. Risultati definiti “esaltanti, clamorosi e sorprendenti”.

ore 10.50: Cancelleri, candidato del Movimento 5 stelle, comunica i dati in suo possesso. “A Messina e Palermo siamo al 27 per cento, a Catania al 28 per cento”.

ore 10.30: Rosario Crocetta afferma che secondo i dati a sua disposizione, è in testa nelle province di Messina, Siracusa, Agrigento, Ragusa e Caltanissetta. In particolare afferma di essere “nettamente avanti” nella provincia di Messina.

ore 10.25: spoglio completato a Roccafiorita, in provincia di Messina, il comune più piccolo della Sicilia. Dall’unica sezione vengono fuori 52 preferenze per Rosario Crocetta, 26 per Nello Musumeci, 36 per Gianfranco Miccichè, uno per il grillino Giancarlo Cancelleri, 21 per Cateno De Luca e uno per il leader dei Forconi Mariano Ferro

ore 10.10: arrivano i primi dati non ufficiali da alcuni Comuni. A Modica (Ragusa) Cancelleri in vantaggio 190, Crocetta 185, Musumeci 180. Seguono gli altri candidati. A Messina su 14 sezioni scrutinate, Crocetta 647, seguono Cancelleri e Musumeci 399.

ore 9.45: 34 comuni sui 58 etnei hanno superato il quorum del 50 per cento dei votanti più uno, anche se non era necessario ai fini della validità delle elezioni. Maniace è il comune con la maggiore percentuale di votanti della provincia di Catania con 77,76 per cento. Segue Pedara con il 65,27 per cento e Valverde con il 63,34 per cento. Il comune etneo con l’affluenza alle urne più bassa è invece quello di Mirabella Imbaccari con appena il 26,51 per cento dei votanti. Catania si ferma poco sotto il quorum con il 47,54 per cento.

Ore 8.30: Il dato definitivo dell’affluenza nella regione è del 47,44 per cento. La provincia dove le elezioni sono state più partecipare è stata Messina con il 51,32 per cento degli elettori alle urne. Seguono Catania con il 51,12 per cento e Ragusa con il 49,79 per cento. Poi Siracusa (48,79 per cento), Trapani (47,55 per cento), Palermo (46,21 per cento), Enna (41,7 per cento) e infine a breve distanza Agrigento (41,35 per cento) e Caltanissetta (41,34 per cento).


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