Via Plebiscito, spari su vetrata di un panificio Il proprietario è cognato del pentito Mirabile

Sette colpi di pistola sulla vetrata del panificio di un parente dell’ultimo pentito catanese, quel Giuseppe Mirabile che ha dato un contributo decisivo secondo i magistrati alle recenti indagini sul clan Santapaola-Ercolano e che le cui dichiarazioni sono state anche acquisite nel processo contro l’ex governatore Raffaele Lombardo. I colpi sono stati esplosi ieri mattina intorno alle sette sull’ingresso laterale del panificio «San Giovanni», che si trova all’incrocio tra la via Plebiscito e via Francesco Rancore. L’attività era ancora chiusa, ma il proprietario si trovava all’interno. «Ho sentito bussare ma non sono uscito», avrebbe riferito alla squadra mobile che è intervenuta dopo circa mezz’ora insieme alle volanti e alla scientifica. Qualche secondo dopo sono arrivati gli spari, probabilmente esplosi da una pistola calibro nove. Quando il titolare è uscito dal panificio, i malviventi erano già scappati.

L’uomo, Pietro Maugeri, incensurato, è il cognato di Giuseppe Mirabile, boss ed ex reggente del clan Santapaola che ha deciso di collaborare con la giustizia solo negli ultimi mesi. Fino a gennaio di quest’anno, seppur in carcere, è stato a capo del gruppo che voleva aprire una guerra con gli Ercolano. Ma è stato il pentimento di un altro boss, Santo La Causa, a convincere Mirabile a fidarsi dei magistrati. Lo ha raccontato il procuratore capo Giovanni Salvi in occasione degli ultimi arresti del clan Santapaola-Ercolano. Sviluppi resi possibili anche grazie ai racconti di Mirabile, che avrebbe parlato pure dei presunti rapporti tra Raffaele Lombardo e uomini di Cosa Nostra catanese. I verbali con le sue dichiarazioni sono state depositati, all’inizio di ottobre, nella penultima udienza del processo a carico del presidente dimissionario.

Nelle ore successive all’attentato sono scattate numerose perquisizioni ad opera dei carabinieri e della squadra mobile. In totale 26 operazioni nei confronti di persone che risultano affiliati o vicini al clan Santapaola-Ercolano. A dirigere i controlli è stata la Procura della Repubblica di Catania. «Hanno avuto esito negativo per quanto concerne il ritrovamento di armi – ha riferito il procuratore capo Giovanni Salvi – ma hanno consentito di acquisire materiale documentale che è in corso di esame».

A proposito di Mirabile e La Causa, Salvi ha recentemente affermato: «Li riteniamo affidabili, abbiamo già ottenuto importanti risultati riuscendo a fare luce su un periodo significativo del clan sia per quanto riguarda l’organizzazione interna, sia nei rapporti con le altre famiglie. Ma ci aspettiamo ancora molto da loro».


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Ieri mattina sette colpi di pistola sono stati esplosi sulla vetrata del panificio San Giovanni in via Plebiscito. Il titolare si trovava all'interno dell'attività. Si tratta di Pietro Maugeri, parente dell'ultimo collaboratore di giustizia catanese, il boss Giuseppe Mirabile che ha iniziato da pochi mesi a raccontare ai magistrati anche dei presunti rapporti tra l'ex presidente della Regione Raffaele Lombardo e uomini di Cosa Nostra

Ieri mattina sette colpi di pistola sono stati esplosi sulla vetrata del panificio San Giovanni in via Plebiscito. Il titolare si trovava all'interno dell'attività. Si tratta di Pietro Maugeri, parente dell'ultimo collaboratore di giustizia catanese, il boss Giuseppe Mirabile che ha iniziato da pochi mesi a raccontare ai magistrati anche dei presunti rapporti tra l'ex presidente della Regione Raffaele Lombardo e uomini di Cosa Nostra

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