Massi dalla Timpa: frana su Santa Maria La Scala Famiglie evacuate e rischi che tornano a crescere

Nemmeno il tempo di salutare l’estate che subito arrivano le piogge settembrine e, con esse, i primi danni. A causa delle forti precipitazioni di ieri, infatti, intorno alle 19, si è registrato un lieve cedimento di una parte della Timpa acese. La frana di materiale roccioso ha colpito la frazione marinara di Santa Maria la Scala, all’altezza del Mulino, costringendo gli abitanti della zona ad abbandonare le proprie case. Fortunatamente si è trattato solo un grande spavento, senza danni alle persone e agli immobili. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la protezione civile del Comune di Acireale e i vigili urbani, che hanno interdetto la strada.

Il buio fitto non ha permesso ai pompieri e ai tecnici di individuare il punto di distacco dello smottamento. E torna, intanto, a emergere il serio rischio idrogeologico a cui è esposto il territorio. Il borgo in riva al mare di Santa Maria la Scala, in particolare, era finita sotto i riflettori all’inizio della bella stagione, quando un provvedimento della Regione aveva considerato la zona ad alto rischio idrogeologico, creando difficoltà per le attività del posto. Tra queste ha fatto discutere la chiusura del solarium Bora Bora. 

Dichiarato impraticabile subito dopo la decisione regionale. Successivamente, dopo uno studio fatto dai proprietari insieme ad alcuni esperti che hanno sottoposto una nuova relazione sullo stato dei luoghi a Palermo, il rischio idrogeologico è stato declassato con il conseguente passo indietro da parte della Regione.


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