Fontanarossa chiude, tutti i voli su Sigonella La Sac: «Disguidi e ritardi sono inevitabili»

Ci siamo. Da lunedì mattina l’aeroporto di Fontanarossa rimarrà chiuso al traffico aereo per 30 giorni. La motivazione è ormai ben nota ai catanesi: la pista dello scalo civile etneo, «usurata da 50 anni di attività», necessita lavori straordinari di riqualificazione e messa in sicurezza – che si protrarranno fino al 5 dicembre – per ricostruirla dalla fondamenta e predisporla con nuovi impianti studiati per limitare il rischio incidenti. Per questa ragione, dopo una travagliata trattativa, è stato portato a termine tra la Sac, l’Enac e l’Aeronautica militare un accordo che permetterà ai voli di atterrare e di partire dalla base militare di Sigonella.

Un’operazione forzata che non mancherà di causare disagi – ammessi anche dalla stessa società di gestione della stazione aerea etnea – ai passeggeri in partenza e in arrivo nella città del vulcano, con riduzioni di traffico e collegamenti e dilatazione dei tempi per decolli e atterraggi. Tristi prospettive per i viaggiatori, ai quali l’ad della Sac Nico Torrisi chiede «la massima collaborazione e tolleranza». «Saranno 30 giorni complessi e intensi – continua Torrisi – in cui disguidi e ritardi saranno presumibilmente inevitabili nonostante l’impegno di tutti. Il premio sarà un aeroporto perfettamente in regola con gli standard di sicurezza internazionali a disposizione dei siciliani e dei milioni di turisti che arriveranno in Sicilia nei prossimi anni». E per cui è stato messo a punto un piano straordinario di trasferimento voli, pubblicato in dettaglio sul sito web dell’aeroporto, insieme alle nuove istruzioni per chi viaggia.

Saranno in tutto 72 i voli giornalieri garantiti: un taglio notevole rispetto a quelli previsti dall’attività in pieno regime. La base militare, infatti, non è adatta a supportare il traffico aereo dell’aeroporto catanese, tra i più intensi in Italia. Riduzioni che però, come assicura la Sac in una nota, «non andranno ad incidere sull’offerta di collegamenti con le principali città italiane e sul numero reale di posti a disposizione dei viaggiatori. Le compagnie aeree mettono in pista macchine più grandi con l’obiettivo di aumentare il coefficiente di riempimento degli aeromobili. Quindi meno aerei, ma più capienti e con più posti occupati». Secondo Sac, quindi, nonostante le riduzioni, il maggior numero di posti sui velivoli aiuterà più cittadini a volare.

Come non sono a rischio – anche se diminuite – neppure le rotte da e per le principali città italiane. Per Roma Fiumicino, ad esempio, sono previsti 30 voli giornalieri (15 andata e 15 ritorno), che si ridurranno a 24 il sabato e 23 la domenica. Situazione simile anche per Milano Linate, da e per cui si volerà 16 volte al giorno, ridotte a 14 nei week-end. Ridimensionati ma non soppressi anche i collegamenti diretti per Torino, Verona, Bologna, Pisa, Napoli e Bari, tutti garantiti dalle compagnie italiane che hanno accettato di volare su Sigonella (Alitalia, Airone, Meridiana, Air Italy, Easy Jet, Blu Panorama e Volare). Mentre, per i voli internazionali, i diretti disponibili raggiungono solo la Germania e Malta.

Un altro tra i disagi più temuti dai viaggiatori è la dilatazione dei tempi per arrivi e partenze. Lo scalo militare di Sigonella, infatti, in quanto non adibito ai civili, non prevede la possibilità di effettuare al suo interno check-in, controlli di sicurezza e ritiro bagagli. Le operazioni preliminari e post-atteraggio continueranno a svolgersi Fontanarossa. Per questo motivo, i passeggeri in partenza dovranno presentarsi al terminal almeno tre ore prima della partenza, per poi essere trasportati a Sigonella da un’apposita navetta, dopo aver superato i varchi aeroportuali. Le operazioni di accettazione si chiudono 90 minuti prima dell’orario partenza e anche chi effettua il check-in online dovrà allinearsi alle nuove istruzioni. Per chi arriva, invece, il tempo stimato dall’atterraggio al raggiungimento dello scalo civile equivale a circa un’ora (tra operazioni di sbarco e viaggio sul bus-navetta). I bagagli da stiva devono essere depositati in fase di check in, mentre quelli a mano, dopo i controlli di sicurezza, viaggeranno insieme ai passeggeri sui bus fino alla base militare. All’interno dello scalo militare americano non è permesso scattare fotografie o fare riprese video.

La squadre di operai impegnati nei lavori di rifacimento della pista dell’aeroporto Vincenzo Bellini – garantiscono dalla Sac – lavoreranno 24 ore su 24, notte e giorno, anche di domenica, per accelerare il più possibile i tempi per la riconsegna e restituire ai viaggiatori uno dei pochi collegamenti tra la Sicilia e il resto del Paese.

[Foto Ufficio stampa Sac]


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