Cuffaro: «Amici miei nelle liste dei grillini» Cancelleri smentisce, e non cita Caputo

«Di miei amici eletti ce ne sono anche nelle liste di Grillo». Ambiguo, ma non troppo, Salvatore Cuffaro commenta il voto siciliano dal carcere romano di Rebibbia, dove sta scontando una pena per favoreggiamento a Cosa Nostra. Per l’ex governatore, intervistato dal programma televisivo Servizio Pubblico, quello che è stato il «sistema Cuffaro», con i suoi rapporti tra politica e mafia, non è finito. Anzi, la Sicilia è dominata ancora da un «sistema clientelare immutabile, in cui è facile stringere le mani sbagliate». «Dichiarazioni prive di fondamento» per Giancarlo Cancelleri, portavoce del Movimento cinque stelle, neo deputato all’Ars. «Nelle nostre liste non ci sono persone che hanno avuto rapporti con lui o che sono suoi amici», dichiara senza esitazioni l’ex candidato alla presidenza della regione. Eppure un ex cuffariano ha rischiato davvero di entrare nelle liste dei grillini, e proprio a Caltanissetta. Si tratta di Alfredo Caputo, dirigente regionale e capo di gabinetto dell’assessore ai Lavori pubblici Mario Parlavecchio fino al 2006, nel primo governo di Totò Cuffaro.

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L’ex dirigente cuffariano è stato escluso in extremis dalla lista provinciale di Caltanissetta del M5s perché «dopo una segnalazione sul suo ruolo politico, è stato il meno votato», riferiva lo stesso Cancelleri in una intervista rilasciata a Ctzen lo scorso 5 settembre. Tutto possibile «grazie ai curriculum pubblici inseriti sul sito del movimento», secondo Cancelleri, ma Caputo non è stato espulso dal Movimento, perché «aveva formalmente tutte le carte in regola per essere candidato». Peccato che, subito dopo essere stato escluso dalle liste dei grillini, Caputo abbia poi facilmente trovato posto nella lista provinciale di Caltanissetta Sturzo presidente, dove è risultato il più votato con ben 688 voti.

Un Cuffaro dimagrito quello apparso in tv: la «beauty farm che non consiglio a nessuno», come ha definito il carcere rispondendo a una nota battuta dello stesso Beppe Grillo, lo ha rimesso in forma anche dal punto di vista dialettico. Tanto che Cuffaro non risparmia stoccate a nessuno. «Amici miei eletti ce ne sono anche nel listino di Rosario Crocetta» ha affermato l’ex governatore, prontamente smentito dal nuovo presidente, ospite nello studio di Michele Santoro. Ma anche scorrendo le liste dei candidati, non è difficile imbattersi negli amici di Totò vasa vasa. Ad esempio l’ex assessore Udc Mario Parlavecchio era candidato nella lista provinciale di Palermo Mpa- Partito dei Siciliani. Non eletto, nonostante le 1209 preferenze.


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«Miei amici eletti anche nelle liste di Grillo». Ambiguo, ma non troppo, Totò Cuffaro parla in una intervista a Servizio Pubblico del voto siciliano per le regionali, e di come il «sistema Cuffaro» sia tutt'altro che morto. E un cuffariano, l'ex dirigente regionale Alfredo Caputo, dalla lista provinciale del Movimento Cinque stelle di Caltanisetta è stato escluso in extremis. Un caso reso noto a Ctzen proprio da Giancarlo Cancelleri, candidato alla presidenza per il M5s. Che oggi risponde all'ex presidente dicendo che si tratta di «dichiarazioni prive di fondamento»

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