Piscina di Paternò, ancora incertezza per il futuro Lettera della Fin: «Basta più a soluzioni tampone»

Torna in primo piano la vicenda della piscina comunale Giovanni Paolo II di corso Italia, a Paternò. Tra i più apprezzati impianti sportivi della Sicilia grazie a una piscina al coperto e a due vasche all’aperto, recentemente completate ma non ancora inaugurate. Nonostante questo resta la problematica legata alla gestione dell’impianto, chiuso all’utenza e non disponibile per le gare agonistiche. Un’incertezza sui tempi di apertura che preoccupa Sergio Parisi, presidente della Federazione nuoto italiana per la Sicilia, il quale, attraverso una lettera aperta indirizzata agli amministratori del Comune ha chiesto un’accelerazione nel definire i soggetti che dovranno gestire la struttura.

Senza «soluzioni tampone che penalizzano tutti. Urgono decisioni nette, che diano certezze e stabilità. Ogni altra variante sarebbe infruttuosa e persino controproducente», si legge nella missiva. Nella quale si ripercorre la storia della piscina comunale gestita dalla Fin Sicilia dal 2009, grazie a una convenzione approvata all’unanimità dalla giunta e dal Consiglio comunale. Un accordo della durata di sei anni rinnovabile per due volte «con la facoltà del Comune di anticiparne la scadenza previo congruo preavviso».

Diciotto mesi fa la giunta guidata da Nino Naso ha esercitato proprio questa facoltà motivando la scelta con la maggiore convenienza che sarebbe derivata dall’affidamento tramite un bando pubblico. Documento però che non ha mai visto la luce, e così «già lo scorso anno per ovviare all’emergenza, il Comune ha ricontattato la Fin Sicilia per un affidamento pro-tempore», continua nella lettera Parisi. Per la nuova stagione però non c’è ancora un bando e l’attività agonistica è alle porte. Nei giorni scorsi Naso ha incontrato Parisi, il quale nel corso della riunione avrebbe invitato gli amministratori a rivedere certe scelte coinvolgendo il Consiglio comunale per riconsegnare l’impianto alla Federnuoto attraverso un accordo. Un’apertura seguita da una missiva inviata dal sindaco alla Fin. «Ma non può bastare – continua Parisi – Non è possibile pensare a un’altra concessione per un anno che prolunghi la precarietà della situazione». 

Sulla questione a MeridioNews le parole dell’assessore allo sport Vito Rau: «Stiamo lavorando per trovare le soluzioni migliori. Appena mi è stata consegnata la delega allo Sport ho protocollato una lettera ai capi settori con cui ho chiesto informazioni in merito al bando pubblico. Lunedì avrò contezza di tutto». Sulla vicenda è intervenuto anche il gruppo consiliare di Diventerà bellissima che per voce dei due consiglieri Anthony Distefano e Giusppe Lo Presti ha accusato l’amministrazione comunale «di avere dato prova della sua improvvisazione e superficialità. Attendiamo ancora la data certa della consegna della vasca all’aperto e di comprendere che fine abbiano fatto le promesse di pubblicazione del bando».


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Il presidente della federazione regionale ha scritto una missiva per capire cosa ne sarà della struttura. Intanto si aspetta ancora l'inaugurazione delle vasche all'aperto. «Non è possibile un'altra concessione per un anno che prolunghi la precarietà»

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