Bisceglie la prima sfida del Catania di Lucarelli «Stop incomprensioni». Biagianti nei 3 in difesa

Speranza, unione d’intenti e tranquillità. Sono questi gli ingredienti con cui Cristiano Lucarelli ha condito la conferenza stampa di ieri pomeriggio: quella che ha segnato il suo ritorno da allenatore a Catania, sedici mesi dopo la risoluzione del primo contratto con la società etnea. Il tecnico livornese ha accettato di rimettersi in gioco alla guida di una squadra reduce dal clamoroso cappotto di Vibo Valentia. Il 5-0 incassato in terra calabrese ha posto fine all’interregno di Andrea amplone che paga le cinque sconfitte di fila in trasferta e la terza peggior difesa del Girone C di Serie C (19 gol subiti in 11 gare).

Lucarelli non ha la bacchetta magica ma, dalle sue parole, traspare con chiarezza la voglia di rimettersi in gioco, di proseguire un percorso incompiuto. «Difficile dire di no al Catania. Non ho firmato un contratto di due anni per soldi – ha precisato il mister – ma per riprendere il cammino interrotto, portandolo a termine. Ho seguito la squadra anche da lontano, soffrendo per l’andamento in campionato. Quello che chiedo è di mettere da parte qualsiasi incomprensione, cercando di remare tutti quanti verso la stessa direzione». Unità e compattezza, come unica via per creare un clima più sereno attorno alla squadra. Solo così sarà possibile cercare di progettare la risalita.

«La volontà – ricorda Lucarelli – è quella di ricreare le condizioni per avvicinarci nuovamente alla vetta della classifica. Sono cose che non si possono fare in cinque minuti. C’è la necessità di ripartire, ma senza assilli: dobbiamo guardare all’oggi». Ciò che conta è ritrovare la serenità, per tentare una scalata che è fattibile: «Due anni fa il Cosenza ci ha insegnato che è possibile vincere in rimonta: ho accettato – puntualizza il tecnico – perché penso che la squadra sia forte, altrimenti sarei rimasto a casa. Questa rosa, al netto degli infortuni, se la può giocare con tutti. Nel Girone C ci sono sei-sette formazioni importanti: tra queste – evidenzia – c’è anche il Catania».

Valutazioni tecniche a cui l’amministratore delegato Pietro Lo Monaco aggiunge precisazioni di natura economica. Presentando ai giornalisti Lucarelli, il Direttore ha evidenziato i suoi dati di fatto: «Da quando sono tornato abbiamo cercato di sistemare tutto l’aspetto societario, mantenendo quella matricola tanto cara alla nostra gente. In tre anni abbiamo riportato il disavanzo economico da -15 a – 4 milioni, portando avanti – ricorda il dirigente – anche il progetto tecnico. Questi sono dei miracoli. Oggi Catania è una società appetibile, in una categoria in cui non ci sono entrate. Sentire gli sciacalli parlare di fallimento e quant’altro – tuona Lo Monaco – non mi lascia l’amaro in bocca, ma rabbia». La sfida a distanza tra il mondo delle curve e l’a.d. rossazzurro, quindi, continua.

Il tempo delle schermaglie dialettiche però è limitato. Già stasera, infatti, la squadra è chiamata a un impegno da non fallire. Destino ha voluto che il cambio di allenatore avvenisse in una settimana caratterizzata dal turno infrasettimanale, col nuovo Catania di Lucarelli che sfida il Bisceglie. I nerazzurri pugliesi, allenati da Sandro Pochesci, sono quartultimi in classifica e senza vittorie da cinque incontri. I rossazzurri, invece, hanno fatto del Massimino la propria roccaforte, con un poker di vittorie e una sola rete subita. Ancor prima di tattiche e uomini (si torna al 3-5-2, con Biagianti clamorosa novità in difesa), il compito del tecnico toscano sarà quello di entrare nella testa dei suoi giocatori, sgombrandola da ogni incertezza e dando la giusta carica per cominciare al meglio il cammino. Con la speranza che il suo finale sia diverso dalle tristi conclusioni a cui abbiamo assistito in questi anni.

Probabili formazioni:

Catania (3-5-2): Furlan; Mbende, Silvestri, Biagianti (Marchese); Calapai, Bucolo, Lodi, Welbeck (Mazzarani), Pinto; Di Piazza, Mazzarani (Barisic). Allenatore: Lucarelli

Bisceglie (4-3-1-2): Casadei; Turi, Hristov, Piccinni, Cardamone; Wilmots, Abonckelet, Zibert; Gatto; Longo, Ferrante. Allenatore: Pochesci


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