Inchiesta Corner Bet, chi è Giordano Maccarrone Le giovanili al Catania e la lunga esperienza in C

Il nome dell’operazione orchestrata dalla polizia postale è emblematica. Si chiama infatti Corner bet l’inchiesta partita dalla denuncia del titolare di un’agenzia di scommesse di Catania, in seguito alla sparizione di migliaia di euro da alcuni suoi conti di gioco online. Da lì l’indagine è risalita fino ad Andrea Leanza, Rosario Cavallaro e Giordano Maccarrone: le tre presone che, attraverso piattaforme di gioco estere, cercavano di trarre vantaggio dall’alterazione dell’esito di alcune partite. Per cercare di essere il più sotto traccia possibile, il trio si concentrava sulle puntate riguardanti il numero dei calci d’angolo o, ancora, sulla possibile espulsione di un calciatore durante il match.

Vero e proprio braccio operativo di questa organizzazione era ovviamente Maccarrone, all’epoca dei fatti difensore centrale del Bisceglie in Lega Pro. Non è un caso che le tre gare poste sotto la lente d’ingrandimento siano quelle tra i pugliesi da una parte e Rende, Trapani e Sicula Leonzio dall’altra. Quella di Maccarrone è una carriera iniziata tra grandi promesse: aitante difensore centrale (alto 195 centimetri) nato a Catania il 9 aprile del 1990, l’atleta ha infatti mosso i primi passi nel calcio che conta con la maglia del Catania. Nella stagione 2009-2010, in particolare, il giocatore ha fatto parte della squadra Primavera allenata da Salvatore Amura, giunta quarta nel Girone C (alle spalle di Roma, Palermo e Lazio): la corsa dei rossazzurri, in quel caso, si è fermata agli ottavi di finale per opera del Milan

Giordano Maccarone faceva parte di una rosa in cui spiccava la presenza del centrocampista Fabio Sciacca (poi aggregato alla prima squadra), dell’attaccante Francesco Nicastro (adesso in forza al Catanzaro) e, soprattutto, di Alfredo Donnarumma, lo scorso anno capocannoniere in B con il Brescia e già autore di quattro reti in Serie A nella stagione in corso. Maccarrone è rimasto di proprietà del Catania per altre quattro stagioni, passando però da un prestito all’altro: Milazzo, Gubbio e Bellaria, fino al trasferimento al Parma nell’estate del 2015. Non arriverà mai a giocare con la casacca dei gialloblu emiliani, dato che la società prima lo dirotta a Savona, per poi cederlo all’Aquila due anni dopo. La stagione 2016-2017 vede il ritorno del difensore in Sicilia: con la maglia del Messina, in C, Maccarrone gioca 29 gare, segnando una rete. 

Diventato ormai un giocatore d’esperienza in Serie C, le due successive avventure vedono l’atleta giocare prima con la maglia della Virtus Francavilla, poi con quella del Bisceglie. Con i nerazzurro-stellati l’esperienza dura soltanto una stagione: durante l’estate del 2018, infatti, giunge il trasferimento nell’ambizioso Foggia, squadra che attualmente occupa il secondo posto nel Girone H di Serie D, a un solo punto dalla capolista Bitonto. Si arriva, quindi, alla notizia di stamane: l’implicazione del giocatore nell’inchiesta riguardante le scommesse truccate su calci d’angolo e punizioni. Un triste epilogo per una carriera che, a questo punto, rischia di essere stroncata in maniera definitiva. 


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