Paganese-Catania 3-1, ecco chi sale e chi scende Disastro Barisic e Marchese, non si salva nessuno

Il Catania perde malamente 3-1 sul campo della Paganese, aggiornando statistiche da incubo in trasferta. Sono sette le sconfitte su nove gare giocate lontano dal Massimino: addirittura 25 i gol subiti, di gran lunga la peggior difesa fuori casa di tutto il Girone C. Nel naufragio in terra campana emergono, in negativo, le prestazioni di Maks Barisic e Giovanni Marchese: i due calciatori, lanciati da Lucarelli nell’ottica di far rifiatare i compagni finora più sollecitati, hanno dato vita a una partita da due in pagella. Non si salva nessuno in squadra, a partire proprio dalla guida tecnica: l’allenatore toscano, infatti, ha mischiato troppo le carte, mettendo in campo una formazione che è parsa sin da subito disunita e scollata tra i reparti. 

Top

Jacopo Dall’Oglio: È giusto sgombrare subito il campo da equivoci. I top di giornata designati non hanno giocato una buona gara: si tratta, semplicemente, del terzetto che ha combinato meno disastri in campo. Jacopo Dall’Oglio, con una prestazione da cinque stiracchiato, emerge in buona sostanza per il merito di aver aggiornato il tabellino dei marcatori. La rete, lo precisiamo, è stata fortuita: la punizione da sinistra del centrocampista milazzese doveva essere scodellata in area per trovare una deviazione aerea. La beffarda traiettoria assunta dalla sfera, però, ha battuto un disattento Baiocco sul suo palo di competenza. La sua sostituzione giunge poco dopo l’ennesima ammonizione ricevuta: ormai un classico.

Top 

Luca Calapai: La locomotiva rossazzurra ha rallentato, di parecchio, i giri del suo motore. Prestazione poco gagliarda quella del terzino destro etneo, anche se la squadra non lo ha di certo aiutato a migliorare. Qualche sgroppata a destra nel primo tempo, rovinata però dalla scarsa intesa col compagno di fascia Barisic. Nella ripresa si vede di meno, col Catania che tenta di sfondare soprattutto da sinistra e per vie centrali. La brillantezza oggi è mancata: non è stata lui, però, la causa del tracollo etneo. 

Top

Jacopo Furlan: Attestazione di solidarietà per il portiere del Catania che, di fatto, non ha compiuto nessuna parata di rilievo. Spiazzato in apertura di partita dal rigore calciato da Scarpa, il numero 1 etneo non ha potuto far nulla neanche in occasione dell’imperioso colpo di testa con cui Stendardo ha siglato il raddoppio. Idem per la rete del 3-1: una invenzione del giovanissimo Guadagni. Incassare tre reti così dev’essere molto frustrante. 

Flop

Maks Barisic: Arrivano le note dolenti. L’esterno d’attacco sloveno, oggi, ha sciupato una grandissima occasione per convincere Lucarelli a puntare maggiormente su di lui. Il numero 17, infatti, ha messo in scena il peggior campionario del suo repertorio. Indolenza, imprecisione nei passaggi, perdita di tempi di gioco per ricercare soluzioni di difficile realizzazione, errori tecnici banali. Giocare così significa non soltanto essere poco utili alla causa: vuol dire addirittura essere d’impaccio. Il tecnico, nonostante tutto, lo tiene in campo fino alla fine: probabile che a Teramo veda la gara dalla panchina.

Flop 

Giovanni Marchese: L’esperto terzino nisseno, scelto da Lucarelli per far rifiatare Pinto sulla corsia difensiva di sinistra, si è reso protagonista di una prova pessima. Nullo in fase di spinta, dove si fa notare soltanto per la imprecisione dei suoi passaggi e per la lentezza nelle sovrapposizioni, il calciatore riesce anche a combinare dei veri e propri disastri in difesa. È lui a causare il calcio di rigore dell’1-0, travolgendo Scarpa in area con grande ingenuità. L’errore iniziale influenza negativamente tutta la sua prova: la sua partita è stata una continua serie di errori in fase di appoggio. Il dirimpettaio Mattia, poi, lo mette ripetutamente in difficoltà col suo passo molto veloce.

Flop 

Davis Curiale: Il ricco capitolo delle chance sprecate non poteva non contenere Davis Curiale. Oggi Lucarelli aveva deciso di puntare sulla sua grande voglia di rivalsa e sulla volontà di dar seguito alle reti siglate contro Sicula Leonzio e Casertana. Stavolta, però, l’attaccante italo-tedesco è totalmente assente. Nel primo tempo l’intesa col trequartista Catania è nulla e i centrali difensivi della Paganese hanno buon gioco a neutralizzarlo. Nella ripresa Di Piazza gli si affianca davanti, ma il risultato non cambia. Da annotare nel taccuino soltanto una punizione alta e un destro a giro, sballato, che finisce abbondantemente a lato. 


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