Truffe a case di riposo e asili nido. Otto arresti Inchiesta a Potenza ma coinvolti pure catanesi

Otto persone (due in carcere e sei ai domiciliari) sono state arrestate dai carabinieri nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla procura di Potenza contro un’associazione a delinquere finalizzata all’estorsione, alla truffa aggravata, al riciclaggio e all’autoriciclaggio ai danni di case di cura e di asili nido. Cinque delle persone coinvolte sono originarie di Catania.

Le indagini sono cominciate dopo la denuncia presentata, dopo aver subito due estorsioni, dalla rappresentante legale di una scuola paritaria dell’infanzia di Oppido Lucano, Potenza. In totale – secondo quanto ricostruito dagli investigatori – sono state cinque le estorsioni consumate e 132 quelle tentate dai componenti dell’associazione a delinquere.

In altri 17 casi le estorsioni non sarebbero state perfezionate grazie all’intervento dei carabinieri che, in un caso, sono riusciti anche a fare revocare un bonifico appena effettuato. Le persone coinvolte nell’inchiesta spesso legati fra loro da vincoli di parentela contattavano i rappresentanti legali di enti religiosi e cooperative socio-assistenziali, fingendosi dirigenti ministeriali e regionali e facendo credere che c’erano stati degli errori nelle assegnazioni dei fondi e quindi un’indebita percezione ai danni di un altro ente. Gli indagati chiedevano poi di effettuare un bonifico di 2490 euro su un conto corrente postale, corrispondente invece a una Poste Pay Evolution intestata a uno di loro

La minaccia era che, in caso di mancato e immediato pagamento, sarebbero stati bloccati gli altri fondi: ottenuto il versamento, da Torino, due persone – promotori, secondo gli investigatori, dell’associazione a delinquere – contattavano i loro familiari che, a Catania, andavano a prelevare il denaro estorto, ne trattenevano una percentuale (tra il 20 e il 25 per cento) e poi trasferivano la restante parte su altre Poste Pay intestate a ulteriori familiari e complici residenti nel capoluogo piemontese. 

Le due persone arrestate e trasferite in carcere sono Mirko Cicirello, di 26 anni, di Torino, Alfio Cangelosi (30) di Moncalieri (Torino), ritenuti i promotori dell’associazione a delinquere. Sono ai domiciliari Patrizia Cangelosi (59) di Torino, Alfredo Cicirello (20), Anthony Pappalardo (23), Giovanni Santoro (42), Rosaria Caruso (37) di Catania e Pietro Santoro (26), questi ultimi cinque tutti di Catania.


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