I dieci avvisi di chiusura delle indagini emessi in queste ore si sommano ai 14 che erano già stati notificati a luglio. Rimangono fuori 56 persone, nei confronti delle quali bisognerà comprendere la strada scelta dalla procura di Catania
Università bandita, chiuse le indagini per dieci Lo scandalo dell’ateneo di Catania sui concorsi
La procura di Catania ha emesso un avviso di chiusura indagini nei confronti di dieci docenti indagati nell’ambito dell’inchiesta Università bandita su presunti concorsi truccati nell’ateneo. Tra loro gli ex rettori Francesco Basile e Giacomo Pignataro accusati di essere, rispettivamente, «il capo» e «il promotore». A tutti sono contestati l’associazione per delinquere, turbata libertà di scelta del contraente, abuso d’ufficio, induzione indebita a promettere o dare utilità, corruzione per atti contrari ai propri doveri e falso ideologico e materiale.
Reati che secondo la procura sarebbero stati commessi per «garantire la nomina come docenti, ricercatori, dottorandi e personale amministrativo di soggetti preventivamente individuati dagli stessi associati». L’avviso è stato notificato dalla Digos anche ai professori Giuseppe Barone, Michele Maria Bernadetta Cavallaro, Filippo Drago, Giovanni Gallo, Giancarlo Magnano San Lio, Carmelo Giovanni Monaco, Roberto Pennisi e Giuseppe Sessa.
Gli indagati dell’inchiesta, in totale, erano 80. A 14 sono stati notificati gli avvisi di chiusura delle indagini già a luglio. Tra questi anche l’ex assessore alla Cultura Orazio Licandro e l’ex sindaco Enzo Bianco. Con i dieci di oggi, rimangono fuori 56 persone coinvolte a vario titolo nelle fasi iniziali dell’inchiesta. Bisognerà capire come intenderà procedere la magistratura nei loro confronti.