Da due giorni i cittadini paternesi devono fare i conti con la mancanza d'acqua. Un'improvvisa siccità che ha spossato gli animi dei cittadini. Ma i vertici dell'Ama, l'azienda municipalizzata che gestisce l'erogazione, spiegano i motivi
Guasto al pozzo, rubinetti a secco a Paternò Condotta danneggiata durante lavori agricoli
Disagi per i cittadini di Paternò che da circa 48 ore hanno i rubinetti delle loro case all’asciutto. Una improvvisa siccità che ha mandato su tutte le furie i paternesi i quali, sui vari gruppi social hanno manifestato la loro rabbia. «Come si fa a lasciare un paese senza acqua per giorni – scrive una arrabbiata utente Facebook – però, quando arriva la bolletta, guai se ritardiamo a pagare». I problemi di approvvigionamento idrico che sta subendo buona parte della città con relativi disagi per i cittadini, soprattutto per tutti coloro che non hanno a casa le vasche di raccolta acqua, derivano dalla mancata operatività del pozzo Acque nord in via Alcide De Gasperi.
Si tratta di uno dei sei pozzi che approvvigionano la città. Il servizio idrico è gestito sul territorio paternese dall’Ama, azienda municipalizzata acquedotto, società partecipata del Comune. Il pozzo Acque nord è un impianto privato. Due sono i problemi che ne hanno provocato il mancato funzionamento: uno di natura burocratica, ovvero il mancato pagamento delle fatture di energia elettrica; e l’altro di natura tecnica, cioè la rottura di un tratto della tubatura durante alcuni lavori in un fondo agricolo.
Al proprietario del pozzo Acque nord, essendo un utente moroso con la compagnia del servizio elettrico Edison, è stata tagliata la luce. In pratica l’impianto di sollevamento dell’acqua è fermo. Da quanto si apprende il titolare del pozzo dovrebbe pagare all’Edison fatture di diverse decine di migliaia di euro. Tuttavia Acque nord ha specificato che sarebbe creditore nei confronti dell’Ama di cifre ben superiori, almeno 14 fatture. Un rapporto debito-credito che non avrebbe facilitato, a detta del titolare di Acque nord, la possibilità di mettersi in regola nei pagamenti con la società elettrica.
Una situazione ingarbugliata a seguito della quale a farne le spese sono stati i cittadini: «Abbiamo pagato di recente alcune fatture – ha detto il presidente Ama Andrea Lo Faro – anzi, da quando c’è questo consiglio d’amministrazione, abbiamo dato una certa continuità nei pagamenti delle fatture. Avevamo programmato con il titolare un piano di rientro». Nella tarda serata di ieri è stata riattivata la fornitura di energia elettrica, ma i problemi non sono finiti. Come ha specificato Sebastiano Garraffo, dirigente tecnico dell’Ama: «Un tratto di condotta del pozzo Acque nord è stata danneggiata durante dei lavori eseguiti in un fondo agricolo, dove passa la tubatura. Pertanto ci stanno disagi in diverse zone della città. I lavori di sistemazione sono in corso. Nelle prossime ore tutto dovrebbe ritornare alla normalità». Intanto disagi si registrano nei quartieri Sant’Antonio, Coniglio, Scala Vecchia e Sardegna.