Armati di cartelli, gli universitari sono tornati davanti alla struttura che due anni fa avevano occupato e ribattezzato Studentato Occupato 95100. «Vogliamo sapere come e quando questa storia finirà», dicono promettendo di tenere alta l'attenzione
Studenti in protesta per riapertura dell’ex Hotel Costa «È chiuso da dieci anni ma ci sarebbero 300 alloggi»
«Questa struttura sarebbe una risorsa ma invece è chiusa da oltre dieci anni». Gloria, studentessa di Scienze politiche, parla a nome di tutti gli studenti universitari che oggi sono tornati a protestare per chiedere novità sulla riapertura dell’ex hotel Costa. Armati di cartelli gialli e neri di denuncia, dopo circa due anni dall’occupazione – e dal successivo sgombero da parte delle forze dell’ordine – dell’ex residenza universitaria, gli studenti e le studentesse sono ritornati a protestare davanti alla struttura di sette piani per riportare l’attenzione sul tema della carenza di alloggi a Catania.
L’ex hotel Costa, al civico 551 di via Etnea, è stato dal 1976 al 2009 una residenza universitaria affidata all’Ersu con circa 300 alloggi. La struttura è poi stata chiusa per carenze strutturali e bloccata da un contenzioso fra la proprietà e l’ente per il diritto allo studio universitario. Ancora oggi resta con le porte sbarrate «nonostante le promesse di riapertura». A denunciare la situazione di stallo sono i ragazzi che avevano occupato i locali e ribattezzato l’alloggio Studentato Occupato 95100.
«Già due anni fa l’Ersu si era schierata al nostro fianco – ricordano – promettendo pubblicamente l’impegno di portare a termine la trattativa per la riapertura dello studentato, ma a due anni da quel giorno le porte restano chiuse e nulla è stato risolto». A Catania la carenza dei alloggi per gli studenti universitari è una situazione che si ripropone ogni anno accademico con numeri disarmanti. «Su un totale di 2344 studenti idonei (cioè che, da graduatoria, avrebbero diritto a ricevere un posto letto, ndr), solamente il 27 per cento (circa uno su quattro) ha ricevuto un alloggio per quest’anno», lamenta una studentessa.
«È difficile stare al passo coi tempi universitari mentre sei costretto a combattere con il mercato immobiliare e a dovere lottare per diritti che dovrebbero essere garantiti. Per questo, per noi – spiega uno studente – ogni immobile come questo non può essere dimenticato». I dati relativi a tutta la Sicilia non mostrano una situazione più florida dispetto a quella etnea: su 16699 idonei solo 12940 sono assegnatari. Numeri che posizionano l’Isola all’ultimo posto della classifica nazionale con un 77,5 per cento di copertura, mentre nessun’altra regionale scende sotto il 93 per cento.
Con i cartelli gialli affissi oggi sulla facciata dell’ex Hotel Costa «abbiamo fatto la promessa di continuare a tenere alta l’attenzione su questa struttura. Vogliamo sapere dalla nuovissima presidenza dell’Ersu – aggiungono gli studenti – come e quando questa storia andrà a finire». Sono gli stessi giovani che oggi si ritrovano a dovere fare i conti con un processo seguito all’occupazione di due anni fa, durata appena sette ore. «È un paradosso», lamentano. All’epoca, infatti, dopo lo sgombero da parte degli agenti in tenuta antisommossa, ci furono anche dodici denunce.