Dantedì, una giornata per rileggere il Sommo poeta Radio, teatro e ateneo per celebrare la letteratura

Dantedì. Non è un nuovo giorno della settimana ma quello in cui d’ora in poi si celebrerà la giornata nazionale istituita dal Governo in memoria di Dante Alighieri, anche se ufficialmente a partire dal 2021. Data scelta: il 25 marzo, ovvero il giorno in cui egli avrebbe intrapreso il viaggio ultraterreno nella Divina Commedia. Una commemorazione artistica alla quale ha aderito anche l’università di Catania, in collaborazione con il Teatro Stabile, Radio Zammù e Zammù Multimedia. Primo appuntamento ufficiale a partire dalle 12, con la recita virtuale di alcune terzine dell’Inferno; ma anche il resto della giornata trascorrerà sui social all’insegna del Sommo Poeta. Identica la sorte delle lezioni a distanza dei corsi letterari tenute dall’ateneo etneo, che saranno a lui dedicate, con letture e riflessioni con gli studenti.

Avrebbe dovuto svolgersi all’interno delle relative sedi in condizioni di normalità, invece Dantedì è stato rapidamente ambientato in non-luoghi virtuali a causa della emergenza Covid-19: dalle frequenze della radio universitaria al canale youtube della webtv di ateneo, dal sito della università alle piattaforme della didattica online. Questi i posti da raggiungere idealmente per connettersi all’universo dantesco; mentre sui social sarà possibile farlo utilizzando gli hashtag #Dantedi e #IoleggoDante.

Non hanno voluto annullare l’evento i suoi promotori ed organizzatori, nonostante il largo anticipo di un anno rispetto alla data istituzionale. «Abbiamo voluto essere presenti ugualmente – afferma il professore Rosario Castelli, docente di Letteratura italiana – così come stanno facendo anche le scuole della provincia. In circostanze ordinarie, ci sarebbero state probabilmente lezioni, letture pubbliche e proiezioni: le iniziative tipiche di un evento culturale. Ma la limitazione che stiamo vivendo resta comunque una opportunità; è giusto che il canale web rafforzi il senso di comunità». La celebrazione dantesca, dunque, è ritenuta ancor più necessaria rispetto alla emergenza sanitaria in corso. «Dobbiamo tenere vivo questo spirito di condivisione e Dante è uno scrittore eterno. Se ancora oggi Roberto Benigni riesce a leggerlo in piazza a migliaia di persone è perché egli ha scritto dell’uomo in tutti gli aspetti del suo essere, da quelli più nobili a quelli più riprovevoli, dall’amore al rapporto con Dio. La Divina Commedia, infatti, è un’opera profondamente umana: un viaggio metafisico ma anche interiore, mediante il quale l’autore esplora l’animo umano attraverso ogni personaggio, con empatia e profondità».

Fondamentale il contributo del Teatro Stabile di Catania, i cui attori Pietro Pace, Luca Iacono, Egle Doria, Simone Luglio, Franco Mirabella e Silvio Laviano hanno realizzato un video in cui leggono le terzine del XXVI Canto dell’Inferno, con in sottofondo le musiche originali del compositore Edmondo Romano. Performance inaugurale dell’intera giornata, trasmessa a mezzogiorno – tra gli altri – sul canale YouTube di Zammù Multimedia. Artefice, quest’ultima – oltre che della trasmissione – anche del montaggio dei videoselfie inviati dagli attori. «Abbiamo scelto il ventiseiesimo canto – prosegue Castelli – perché riguarda Ulisse, che invita l’umanità a seguire virtù e conoscenza; mostrando a noi tutti il potere che ha, anche in questo momento, la letteratura di fronte alle difficoltà e alla crisi».

Virtualmente e poeticamente presente anche il corpo docente di Letteratura italiana del dipartimento di Scienze umanistiche, con i contributi realizzati – oltre che dal professore Castelli – dai colleghi Andrea Manganaro e Sergio Cristaldi, ritenuto il dantista di riferimento. «Si tratta di video registrati in casa – precisa Castelli – in cui si parla dell’attualità di Dante e del perché si torni alla poesia soprattutto in un periodo come questo, ponendo – tra l’altro – lo scrittore in collegamento con altri autori».

Anche la radio fornirà il proprio contributo attivo. «Alcuni speakerleggeranno una poesia di Dante tratta da Le rime – spiega Alberto Conti, di Radio Zammù – ciascuno da casa propria, non potendo trasmettere dalla radio direttamente». Più precisamente, la scelta è ricaduta su un inno poetico all’allegria, in omaggio alla speranza di potersi riunire presto in compagnia.


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