Corso Sicilia, residenti pagano pattuglia di vigilanza privata «Sconfitta dello Stato contro criminali nigeriani e gambiani»

«La comunità italiana di corso Sicilia ha deciso di riaffermare l’italianità del territorio. Ci siamo autotassati e pagheremo i costi di una pattuglia di un istituto di vigilanza privata». Inquadratura a mezzo busto da cui si intravedono una camicia rosa e una giacca grigia. Ivan Maravigna sceglie di annunciare con un video pubblicato sul proprio profilo Facebook «un’iniziativa per certi versi clamorosa», organizzata dal comitato dei residente di corso Sicilia

Il piano esposto dall’avvocato e rappresentante del gruppo di cittadini della zona prevede una macchina collocata nei 15 metri di via Luigi Rizzo che vanno dall’incrocio con via Luigi Sturzo a quello con via Giovanni Di Prima per le sere e le notti di venerdì e sabato. «È una iniziativa inquietante – commenta a MeridioNews Laura Trovato di Officina Rebelde – Se ogni cittadino inizia a farsi giustizia da sé o ogni condominio si affida alla vigilanza privata le città diventano un far-west e viene meno la giustizia sociale».

Oltre alla pattuglia dei vigilantes, i cittadini di corso Sicilia hanno pensato di fare sentire anche la propria presenza. «Il 4 luglio la rivoluzione americana, il 14 luglio la presa della Bastiglia. Per questo – dice Maravigna nel video che dura circa 17 minuti – abbiamo scelto la data del 24 luglio per scendere in strada, sventolando la bandiera tricolore, ad affermare che corso Sicilia è Italia». Una data, insomma, che in futuro potremmo ritrovarci a dover studiare nei libri di storia come «il giorno del rilancio e delle liberazione di Catania». Il punto è che per Maravigna in quel quadrato di territorio del capoluogo etneo si concentra «la sconfitta dello Stato italiano nella battaglia per garantire l’ordine, la pace sociale, la convivenza civile e la tranquillità pubblica». 

La soluzione che per il comitato dei residenti potrebbe portare alla vittoria passa dal «mettere mano al nostro portafoglio per commissionare i servizi della vigilanza privata». Presidiare, per interposta persona, il territorio per «non consentire che diventi preda come è da anni – sottolinea Maravigna – delle bande di criminali nigeriani e gambiani che lo contendono nella gestione dello sfruttamento della prostituzione i primi e della droga i secondi. Assistiamo ogni sera – continua – alla guerriglia tra la mafia nigeriana e quella gambiana. Il territorio è tutto nello loro mai e noi, grazie ad alcuni scaldapoltrone, siamo stranieri a casa nostra».

Intanto anche da Officina Rebelde è stata organizzata per domani pomeriggio la manifestazione Basta guerra ai poveri. Fermiamo sgomberi e ronde in corso dei Martiri della Libertà. «Ci preoccupa che ci si concentri solo su una porzione di territorio, probabilmente per meri interessi economici e che si perda di vista il problema di povertà diffusa». Scenderanno in strada anche loro, come ogni venerdì, per distribuire volantini informativi e pacchi alimentari con le Brigate di solidarietà che stanno continuando a farlo anche dopo la fine del periodo di lockdown. «Bisogna cambiare focus: la lotta non va fatta ai poveri, ma alla povertà – spiega l’attivista – Se dobbiamo lottare contro la mafia noi ci stiamo, ma non solo contro quella straniera».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]