A Scuola per Mare, in nave contro la dispersione scolastica «Non vogliamo cambiare le persone, ma creare opportunità»

C’è anche la Sicilia tra le cinque regioni italiane coinvolte nel progetto A Scuola per Mare, selezionato all’interno dell’impresa sociale Con i bambini, partecipata della fondazione Con il Sud, che gestisce il fondo per il contrasto della povertà educativa. E proprio per combattere la dispersione scolastica è nata l’iniziativa, che coinvolgerà nell’arco di tre anni 549 ragazzi con tre diversi servizi, due basati sull’esperienza in mare, uno territoriale in cui la scuola è alternata all’esperienza di viaggio.

«Il fondo nasce per cercare di spezzare il circolo vizioso della povertà educativa per offrire a tanti ragazzi che non ne avrebbero la possibilità delle opportunità di crescita, di formazione, di fare delle esperienze per riuscire a uscire fuori dalla situazione di svantaggio in cui si trovano», spiega Alessandro Martina, dell’ufficio attività istituzionale dell’impresa sociale Con i bambini. A Scuola per Mare è un servizio triennale che mette al centro percorsi educativi informali nei quali i ragazzi escono dai contesti a cui sono abituati per spostarsi in esperienze in ambienti naturali come mare, parchi naturali. Esperienze che sono anche relazionali, culturali, nuove e stimolanti. L’obiettivo è creare le condizioni emotive e culturali necessarie a riprendere il percorso scolastico, intraprendere un percorso di formazione professionale coerente con il proprio potenziale o creare condizioni più favorevoli per l’ingresso nel mondo del lavoro.

«Credo che sia bellissimo che abbiano colto esattamente quello che noi speravamo di potere offrire – dice Gabriele Gaudenzi, presidente e fondatore de I Tetragonauti, associazione di promozione sociale nata nel 2003 – Beneficiari sono ragazzi e ragazze già in situazione di disagio sociale, che possono già avere problemi di dispersione scolastica, di abbandono precoce, abbiamo già 549 ragazzi e oltre a questi abbiamo una grossa attenzione verso le loro famiglie, che parteciperanno con noi. Un grande lavoro con le famiglie e un grandissimo lavoro sui territori perché senza una comunità che ci sostiene rischieremmo di rendere il progetto meno efficace». 

«Il progetto per mare si divide in due moduli, uno autunnale e uno primaverile di 185 giorni più tre mesi in cui i ragazzi vengono seguiti nel ritorno nel territorio di provenienza – continua Gaudenzi – Noi non vogliamo cambiare le persone, vogliamo aprire loro delle opportunità. Cerchiamo di aprire l’orizzonte dei ragazzi e offrire loro strumenti per raggiungere un livello di consapevolezza che consenta loro di avere dei sogni, degli obiettivi per la loro vita, la possibilità di scegliere. I soggetti che ci potranno mandare i ragazzi sono le famiglie, i servizi sociali territoriali, i centri di giustizia minorile, le scuole e così via». 

A sostegno di questo lavoro residenziale c’è anche un modulo territoriale: sei mesi di alternanza scuola-viaggio rivolto a chi deve terminare la scuola primaria di primo grado e chi è iscritto ai primi due anni delle scuole superiori. Consente una migliore integrazione con le offerte già attive sul territorio. Darà ampio spazio al recupero di contenuti curriculari attraverso il rapporto uno a uno con educatori, insegnanti, formatori, attività in piccoli gruppi e attività in lavoratori professionalizzanti. Si realizzerà ogni anno sul territorio di Monza e nel 2022 verrà esportato anche a Sassari. 


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