Simeto, l’impegno dei contadini per ripulire la riva dai rifiuti «In quest’area fare interagire coltivazione e turismo rurale»

Un cumulo enorme di cassette piene di rifiuti di vetro. È questo il risultato della mattinata di pulizia dell’area protetta di Ponte Barca sul fiume Simeto, nel territorio di Paternò, organizzata dagli agricoltori della zona. La bonifica della parte destra del fiume dai rifiuti è stata realizzata, ieri mattina, dai contadini insieme a una trentina di volontari del presidio partecipativo del Patto di Fiume Simeto, di ViviSimeto, della Lipu di Catania, di Case dell’acqua e Ebn Italia con la cooperazione dell’assessorato all’Ecologia del Comune di Paternò e della ditta Dusty. «Da qualche anno – lamenta a a MeridioNews Emanuele Feltri, imprenditore agricolo proprietario di alcuni terreni in contrada Sciddicuni – questa zona del Simeto è diventata una discarica a cielo aperto. E, invece, è un posto da preservare anche perché può  rappresentare un punto di integrazione tra coltivazione e turismo rurale». 

Per il prossimo 3 ottobre è prevista una assemblea degli agricoltori della zona che chiedono soprattutto il ripristino del manto stradale e l’istallazione di alcune telecamere di videosorveglianza per contrastare sia l’abbandono di rifiuti che i furti di agrumi e olive. Intanto, per le prossime settimane, «è già in programma pure una bonifica ad ampio raggio per un intervento su tutta la spazzatura indifferenziata», assicura il presidente della Lipu di Catania Giuseppe Rannisi. È lui a sottolineare anche che quello di Ponte Barca «è uno degli habitat naturali più importanti della Sicilia Orientale per gli uccelli». E, in effetti, la zona è anche un sito Natura 2000 tutelato dall’Unione Europea. 

«Quello dell’accumulo di rifiuti di ogni tipo qui, sul lato destro del fiume Simeto, è un problema che si ripropone sempre», fa notare la presidente di ViviSimeto Elisa Coppola. Presenti all’iniziativa anche il sindaco di Paternò Nino Naso e l’assessore all’Ecologia Luigi Gulisano. «Troppi cittadini non rispettano ancora le regole di un vivere civile. Quello organizzato dagli agricoltori e dai volontari è un bell’esempio di collaborazione che mira alla valorizzazione del territorio. Anche noi – concludono dall’amministrazione – faremo la nostra parte».


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