In manette un 39enne mentre è stato denunciato un 47enne, entrambi di Ramacca. I due stavano transitando a bordo di una Fiat Panda in territorio di Mineo. Dentro la macchina nascondevano un coltello a serramanico
Rifiuta di farsi identificare e picchia un carabiniere Calci e pugni e poi l’arresto. Nei guai due persone
I carabinieri della stazione di mineo hanno arrestato un 39enne e denunciato un 47enne, entrambi di Ramacca. Il primo con le accuse di violenza e minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere. Quest’ultimo reato viene contestato pure al 47enne.
L’equipaggio della pattuglia stava svolgendo un posto di controllo in località contrada Monaci e, al sopraggiungere di una Fiat Punto di colore blu, hanno imposto l’alt al guidatore. Immediatamente l’uomo ha confidato di non avere con sé i documenti del veicolo ma subito dopo il passeggero che sedeva sull’autovettura, al quale i militari avevano analogamente richiesto la carta d’identità, è andato inspiegabilmente in escandescenze inveendo nei loro confronti. «Lasciatemi stare non vi do il documento, andatevene altrimenti vi ammazzo, tu sei un …», avrebbe detto ai militari.
I due carabinieri non hanno risposto alle provocazioni dell’uomo se pur veementi ma quest’ultimo, dopo essere repentinamente sceso dall’autovettura, ha preso a calci agli arti inferiori il capo pattuglia. Nonostante i numerosi tentativi di riportare alla ragione l’uomo, invero, si è girato di scatto colpendo nuovamente il militare con dei pugni all’addome ed al capo, prima di essere definitivamente bloccato proprio da quest’ultimo e dal collega accorso in suo aiuto. Nella successiva perquisizione dell’autoveicolo, riposto nella tasca portaoggetti dello sportello anteriore passeggeri, i militari hanno rinvenuto un coltello a serramanico della lunghezza di 16,5 centimetri.