Dodici piazze di spaccio che agivano tra le vie del quartiere popolare di San Giovanni Galermo. Organizzate con turni, postazioni e orari. Un sistema efficiente che garantiva costantemente la possibilità di trovare droga, grazie alle forniture assicurate dai Nizza, gruppo criminale organico alla famiglia Santapaola-Ercolano. Questo il cuore dell'inchiesta Skanderberg della Dda di Catania che ha portato all'emissione di 101 misure cautelari. In due casi i destinatari sono minorenni.
Al vertice, secondo i magistrati della procura etnea, ci sarebbe stato Lorenzo Michele Schillaci. Nel curriculum criminale dell'uomo ci sono già condanne per associazione mafiosa. Schillaci avrebbe fatto da supervisore dell'attività di spaccio, con il compito anche di dirimere gli eventuali screzi tra le piazze, in concorrenza tra loro per la vendita della droga. A parlare di lui è stato anche Silvio Corra, collaboratore di giustizia che aveva sostituito Schillaci alla guida dei Nizza. Le dichiarazioni di Corra, insieme a quelle di Dario Caruana, sono servite a ricostruire i rapporti all'interno della criminalità organizzata di San Giovanni Galermo.
Gabriele Furnari
Fabio Furnari
Antonino Silvestro Franceschino
Nicola Franceschini
Francesco Finocchiaro
Giuseppe Benedetto Simone Fichera
Francesco Di Pasquale
Dario Di Pasquale
Alessandro Di Pasquale
Simone Di Mauro
Luciano Di Benedetto
Damiano De Luca
Antonino De Luca
Orazio Danubio
Orazio Salvatore Coppola
Concetto Renato Consoli
Hermann Cipriano
Domenico Caudullo
Orazio Castagna
Gianluca Calì
Antonio Calì
Mario Maurizio Calabretta
Andrea Calabretta
Antonino Bonaceto
Simone Biazzo
Giuseppe Biazzo
Letizia Bellanti
Salvatore Bellanti
Giuseppe Emanuele Belgiorno
Marco Battaglia
Christian Barbato
Vincenzo Barbagallo
Giuseppe Barbagallo
Concetto Aiello
Samuele Zuccaro
Domenico Vinciguerra
Alessandro Vecchio
Dario Valastro
Maurizio Vaccalluzzo
Francesco Tudisco
Antonino Trovato
Alessandro Tomaselli
Natale Strano
Oreste Squillace
Ignazio Christian Speranza
Giambattista Spampinato
Carmelo Spampinato
Lorenzo Michele Schillaci
Giuseppe Santo Scalia
Carmelo Scalia
Santo Sapuppo
Giuseppe Sapuppo
Antonino Sanfilippo
Christian Russo
Giuseppe Rivoli
Piero Rapisarda
Nazzareno Rapisarda
Giuseppe Paolo Rapisarda
Pietro Alessio Raineri
Graziella Raineri
Giuseppe S. Raineri
Stefano Privitera
Maurizio Privitera
Ignazio Privitera
Carmelo Platania
Massimiliano Previta
Giovanni Platania
Fabio Patti
Emmanuele Nuccio
Concetto Niciforo
Salvatore Musumeci
Alessandro Musumeci
Giuseppe Mirabella
Eugenio Minnella
Felice Masotta
Pietro Masci
Salvatore Marcanzò
Antonio Marcanzò
Vanessa Sheila Maiuri
Raffaele Ferdinando Maiuri
Carmelo Maiuri
Antonio Longo
Natale Lanzafame
Giovanni Michele Lanzafame
Carlo Giovanni La Rosa
Pietro Michael La Rocca
Vincenzo La Piana
Antonino Andrea La Piana
Salvatore La China
Giuseppe Ilardo
Alessandro Ilardo
Marianna Ierna
Eugenio Guerrera
Lucia Greco
Ignazio Grasso
Giovanni Grasso
Simone Giudice
Gennaro Filippo
L'indagine dei carabinieri è partita a ottobre 2018 e si è conclusa a maggio 2019. Oltre sette mesi in cui i militari hanno filmato il commercio di sostanze stupefacenti e i civici in cui la droga veniva custodita. A finire immortalate sono state anche scene che rilasciano la fotografia di come il gruppo criminale imponesse la propria supremazia nel quartiere: la notte di San Silvestro del 2018, Schillaci - e con lui Mario Maurizio Calabretta e Giambattista Spampinato, ritenuti i responsabili della piazza di spaccio al civico 81 - ha imbracciato un kalashnikov per festeggiare il nuovo anno. Il tutto mentre a poca distanza proseguiva la vendita della droga.
Schillaci è stato arrestato a novembre dello scorso anno per porto abusivo di arma. Durante la perquisizione, i carabinieri trovarono 60mila euro in contanti e documenti che provavano la gestione dello spaccio e delle estorsioni, nelle vesti di responsabile dei Nizza. Con quei soldi venivano pagate anche le famiglie dei detenuti, per una spesa mensile di circa 42mila euro. Una sorta di reddito di criminalità.