Stadio Massimino sarà dato in concessione ai privati Parisi: «Garantita l’attività all’interno delle palestre»

Lo stadio Angelo Massimino di Cibali non verrà più gestito direttamente dal Comune di Catania ma sarà dato in concessione a società private. La proposta è arriva dall’assessore allo Sport Sergio Parisi e, così, la giunta ha deliberato di volere esternalizzare la gestione dell’impianto con una convenzione da stipulare con il concessionario che si aggiudicherà il bando. «Stiamo mantenendo un impegno che era nel programma elettorale», ha sottolineato il sindaco Salvo Pogliese.  

È stato compiuto il primo atto che apre una fase nuova nel rapporto gestionale tra l’ente comunale e i fruitori del maggiore impianto sportivo cittadino. Adesso, in poche settimane, è atteso l’esame definitivo della procedura in Consiglio comunale. «Stiamo correndo – dice a MeridioNews l’assessore Parisi – e cercheremo di fare tutto in tempi rapidi ma che devono, comunque, tenere conto dell’iter burocratico». Sui tempi precisi non si sbilancia: «L’obiettivo – afferma – è cercare di partire con la prossima stagione già con le idee chiare sul nuovo gestore». 

Nessun cambiamento per le società che gestiscono le palestre all’interno dello stadio. «Si sono aggiudicate una gara e, quindi, almeno per tutta la durata della concessione non si possono toccare. Saranno tutelate – assicura Parisi – e, anche dopo, continueranno ad avere rapporti con il Comune». La gestione da parte dei privati, però, serve a sgravare le casse del Comune da pesanti costi per gli interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento di cui l’impianto ha necessità. «La collaborazione pubblico-privato ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi di una migliore funzionalità dell’impianto e della necessaria flessibilità che solo una gestione degli stessi fruitori può garantire – spiega Parisi – come del resto accade in tutte le maggiori città italiane». 

La giunta Pogliese ha inoltre deliberato un atto di indirizzo politico per concretizzare delle agevolazioni in merito al pagamento dell’imposta di pubblicità/canone patrimoniale da parte di associazioni, società sportive e concessionari in genere che utilizzano gli impianti sportivi comunali, fermo restando il rispetto degli equilibri di bilancio e delle prescrizioni impartite dalla commissione per la finanza locale del ministero dell’Interno.


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