La scritta era spuntata qualche giorno fa in piazza Europa, ma è stata prontamente coperta con della vernice. Stamattina identico messaggio è comparso all'ex Mulino Santa Lucia. Due siti accomunati dalla storia recente: oggetto di interventi invasivi da parte di privati, per anni sotto sequestro e poi restituiti ai proprietari, tutti assolti nei processi. «I nostri interventi non hanno nulla di artistico, perché un abuso di potere non merita arte, ma solo denuncia», spiega il collettivo di street artist autore dell'iniziativa
Ex mulino Santa Lucia come piazza Europa Bella minchiata, firmato Polis Graphics
Bella Minchiata! La scritta che nei giorni scorsi qualcuno aveva posto su un pannello di compensato in piazza Europa e che è ieri stata coperta con della vernice, è comparsa stamattina anche all’ex mulino Santa Lucia di proprieta della società Acqua Marcia. La recensione è chiara: c’è qualcuno a cui proprio non va giù il destino comune dei due siti. Entrambi oggetto di interventi invasivi da parte di privati, entrambi sotto sigillo per tanti anni su disposizione della magistratura e poi dissequestrati perché gli imputati sono stati assolti dai reati contestati. Stavolta quel qualcuno ha deciso di venire allo scoperto. Si tratta del collettivo di street art catanese Polis Graphics, un gruppo di sei persone che aveva fatto parlare di sé già in occasione della festa di Sant’Agata con l’ironica iniziativa Per una Catania differente usiamo il sacco giusto, come si vede dalle foto della loro pagina Facebook.
«I nostri interventi di Piazza Europa e dellAcqua Marcia non hanno nulla di artistico, perché un abuso di potere non merita arte, ma solo denuncia – spiegano gli attivisti – Quello che è stato fatto in questi luoghi va contro ogni regola». Puntano il dito contro «il cambio di destinazione duso» di piazza Europa, che «da parcheggio vincolato ai signorotti, è diventato un piccolo centro del commercio al dettaglio degli amici». E ancora contro «la scelta di usare una voragine per pavimentare una piazza, che può vantare almeno delle strisce di piantine morte, perché già essiccate». E anche una mattonella già saltata, a distanza di poco più di una settimana dall’inaugurazione, come testimonia la foto scattata da un altro cittadino. «Guardandola da vicino era attaccata con una specie di silicone grigio», raccontano i protagonisti della scoperta. Suscitando l’ironia di altri cittadini sul social network Facebook: «Se osservi bene tutta la piazza è biodegradabile, nel giro di un anno scompare, lo hanno fatto per non inquinare». E le testimonianze di quelli che «io ci ho già attruppicato».
Il collettivo Polis Graphics ricorda come già il Gruppo azione risveglio etneo, in passato, abbia evidenziato la trasformazione subita anche dall’ex Mulino Santa Lucia. «Ma niente – concludono – tutti i signori, assolti! Non è pensabile che adesso dobbiamo anche pagare i danni per il blocco dei lavori». Così hanno deciso così di lanciare un messaggio, a modo loro, nonostante sulle stesse vicende i giudici del tribunale di Catania abbiano deciso che non è stato commesso alcun reato. L’obiettivo, spiegano gli street artist, «non è giudicare il sistema, ma dare voce a chi come noi si rende conto di quanto sia evidente limpotenza di un popolo e si riscontri nel distacco tra classe dirigente e cittadino».
La foto della loro scritta in piazza Europa ha fatto il giro dei social network, con quasi mille condivisioni su Facebook. Stavolta hanno deciso di metterci la firma per evitare, come successo, che la loro iniziativa sia cavalcata da esponenti politici. «Non vogliamo che si usino determinate cose in contesti partitici – concludono – quello che facciamo è attivismo distante da quelle logiche».