Pulisci la terra, colora il cielo. Un nome fortemete evocativo per il primo evento organizzato dalla neonata associazione Ai piedi del vulcano. La terra è quell'angolo di litorale dove sfocia il fiume Fiumefreddo, un'area dalle caratteristiche vegetali uniche al mondo e per questa protetta sin dal 1984 grazie alla riserva naturale orientata. A riempire il cielo di colori ci hanno pensato, invece, bambini e genitori con i loro aquiloni.
Ieri a Marina di Cottone si sono riuniti una sessantina di persone, tra piccoli e grandi, insieme a qualche turista. La prima parte della mattina è stata dedicata alla pulizia della spiaggia. «In collaborazione con i volontari della Croce Rossa, abbiamo raccolto 12 sacchi grandi di spazzatura», racconta Salvo Cristaldi, uno degli organizzatori. In mezzo a montagne di rifiuti comuni, anche materiale di risulta e pezzi di auto. «In alcuni tratti era una discarica a cielo aperto, non si vedeva neanche la sabbia», sottolinea Salvo.
Ma qui, accanto alla foce del fiume, la natura dovrebbe essere protetta. «Questo - spiega Antonio Fresta, agronomo e fondatore dell'associazione - è l'unico posto al mondo dove convivono il papiro dell'Africa e il ranuncolo pennello del Nord Europa. E questo avviene perché l'acqua del fiume è fredda e consente la crescita del ranuncolo, mentre le condizioni ambientali calde facilitano la presenza del papiro». Dopo la pulizia, la mattinata è proseguita con la visita alla riserva naturale, dove è stato possibile osservare le quadare, grandi buchi sul letto del fiume, larghi tre metri e profondi sette, una delle sorgenti del fiume. «E' un fenomeno caratteristico dovuto alla risalita dell'acqua dal sottosuolo che sembra bollire per una differenza di pressione», precisa Antonio.
Il momento finale è stato il più suggestivo e divertente per i bambini presenti che hanno fato volare una trentina di aquiloni, costruiti da loro stessi in precedenza con l'aiuto dei maestri Sebastiano Nucifora e Mario Pavone. Le attività dell'associazione sono appena all'inizio. «La montagna è la mia seconda mamma - spiega Antonio - da sempre sogno di valorizzare il nostro territorio e far provare agli altri le emozioni che vivo io a contatto con questi posti meravigliosi». Il prossimo appuntamento è previsto per domenica prossima con la visita guidata alle cinque grotte della pineta Ragabo, tra Linguaglossa e Piano Provenzana. Per partecipare gratuitamente basta contattare l'associazione.