Dopo il mezzo flop di dicembre, l'esponente del governo regionale aveva chiesto che la strada di collegamento tra la stazione ferroviaria e lo scalo aeroportuale venisse completata entro febbraio. I lavori sono a buon punto, ma ancora c'è qualcosa da fare
Bretella Fontanarossa, conclusione dei lavori slitta Assessore Falcone: «Ma inaugureremo il 13 marzo»
Le due settimane accademiche. Tanto è il tempo che bisognerà attendere per vedere realmente aperta al pubblico la stazione ferroviaria Fontanarossa. A mancare, finora, è stata infatti la bretella che dalla banchina dell’opera realizzata da Rete ferroviaria italiana porterà all’aeroporto Vincenzo Bellini. A percorrerla saranno gli autobus di Amt, creando di fatto per la prima volta le condizioni per potere decollare e atterrare a Catania, senza dover contare anche sulle automobili. «Conto alla rovescia. Potremo partire in treno da Messina, Caltagirone, Taormina o Siracusa, e ancora da Enna, Giarre, Acireale, Lentini, Augusta, Fiumefreddo e tante altre stazioni per andare a prendere l’aereo», ha scritto qualche ora fa su Facebook l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone.
Di fatto quello di Falcone è il terzo annuncio di inaugurazione. Il primo, il 13 dicembre, aveva registrato un mezzo flop, con la stazione pressoché pronta ma la stradella – i cui lavori di realizzazione sono stati affidati a Sac, la società che gestisce l’aeroporto – in alto mare. O meglio, in mezzo al fango. Ritardi dettati dal Covid, ma che avevano creato qualche imbarazzo nel momento in cui il messaggio che era stato veicolato faceva immaginare un’entrata in funzione dell’infrastruttura. Successivamente, lo stesso esponente della giunta aveva chiesto esplicitamente alle parti interessate di concludere i lavori nel giro di un paio di mesi. «Mi aspetto che la Sac concluda i lavori entro febbraio», aveva detto Falcone.
Il termine sarà ancora una volta disatteso, anche se stavolta non pare mancare molto. Andando sul posto, ci si accorge che sulla carreggiata è stato steso il binder, il penultimo strato prima del tappetino di asfalto. Per disporlo potrebbero servire un paio di giorni, per poi attere che si asciughi e procedere con la segnaletica orizzontale. Lavori anche da completare – «ma si tratta di interventi che non richiederanno molto tempo», assicurano fonti vicine alla Sac – ai margini della carreggiata, lì dove dovrebbero esserci marciapiedi e aiuole. Poi toccherà attendere il completamento del collaudo dell’opera. «Dal 13 marzo potremo arrivare in treno», ha dichiarato Falcone. Non resta che crederci.